<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
il corteo in città

«Passeggiata arrabbiata», in migliaia per Giulia e le altre: «Non staremo mai zitte, basta alla violenza di genere»

di Camilla Ferro
Organizzato da «Non una di meno»
Il corteo per Giulia sfila per le vie di Verona (Marchiori)
Il corteo per Giulia sfila per le vie di Verona (Marchiori)
A Verona corteo per Giulia e le altre vittime di violenza (Marchiori e Ferro)

Quattromila persone si sono radunate questa sera, 21 novembre, davanti al Polo Zanotto, per sposare la causa di Non una di meno, che ha chiamato a raccolta la città per una «passeggiata arrabbiata» per ricordare Giulia Cecchettin e le altre 104 vittime di femminicidi avvenuti nel 2023.

La partenza del corteo per Giulia (Marchiori)

Il corteo, partito dal polo umanistico dell'ateneo intorno alle 19.15, ha sfilato per le vie della città antica arrivando fino a piazza Bra.

«È un'epidemia culturale», viene detto più volte, «e chi si nasconde dietro al niente è ancora più colpevole».

Letture e rumore per Giulia (Marchiori)

Presenti tantissime donne, tante mamme con bambini insieme alle nonne, ma anche tanti uomini, tutti uniti dalla volontà di dire basta, decisi a non tacere più di fronte a questa escalation di violenza.

È una «passeggiata delle arrabbiate», dicono le tante ragazze presenti, su invito della sorella di Giulia, «è arrivato il momento di fare tutto il rumore possibile. Zitte non ci staremo mai». E via con fischi, piatti, pentole e coperchi usati come "amplificatore", oltre a tanta, tantissima emozione. 

I cori per Giulia e le altre vittime (Ferro)

«Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce», uno degli slogan gridati per le vie della città. «Insieme siam partite, insieme torneremo, non una di meno», l'altro che accompagna la sfilata, inframezzata da tamburi e campanacci. E ancora: «Il femminicida non è malato, ma il figlio sano del patriarcato».

Presenti anche numerose autorità cittadine, dall'assessore al Sociale Luisa Ceni a quello alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo, alla consigliera con delega per le Pari Opportunità Beatrice Verzè. Polizia e carabinieri che scortano la passeggiata.

 

***

«Se toccano una, rispondiamo tutte».

Oggi, martedì 21 novembre, il gruppo di attiviste «Non una di meno» organizza una «passeggiata arrabbiata» per ricordare Giulia Cecchettin e le altre 104 vittime di femminicidi avvenuti nel 2023.

Il corteo partirà alle ore 19 dal polo Zanotto, in zona Università, per concludersi in piazza Bra, con Verona che sfila in contemporanea ad analoghe manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia. «Noi non vogliamo avere paura, per questo ci riprendiamo le strade perché non siamo sole, siamo marea! Se domani sono io, se domani non torno, sorella distruggi tutto».

 

 

 

L'Università di Verona

L'università di Verona ha annunciato che il giorno dei funerali di Giulia Cecchettin verranno tenute le bandiere a mezz’asta, aderendo al lutto regionale indetto nelle scorse ore dal presidente della Regione Luca Zaia.

L’ateneo propone di indossare un fiocco rosso in ricordo di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza.

Nicoletta Zerman, delegata alla Comunicazione, ricorda «i progetti Conoscere Mi Ti Rispetto, pensato per la promozione della cultura del rispetto e dell’accettazione delle differenze con l’obiettivo di identificare le principali forme di violenza nelle relazioni e Uni4Equity, progetto europeo triennale nato per contrastare le molestie sessuali nel contesto accademico e promuovere l’uguaglianza di genere nelle università, attraverso l’adozione di politiche e procedure adeguate».

Organizzati anche diversi eventi

  • Giovedì 23 novembre, dalle 16.30 alle 19, nell’aula T.13 di via Paradiso la tavola rotonda “Stare in scia. Incontro con donne dell’Afghanistan”. A seguire, alle 19, nell’aula T2 del Polo Zanotto di viale dell’Università 4, andrà in scena lo spettacolo “Malamore” del Gruppo Estravagario Teatro.
  • Venerdì 24 tavola rotonda “Una questione di cittadinanza: come rovesciare il racconto della violenza contro le donne”, dalle 17 alle 19 nell’aula Caprioli del Polo Zanotto di viale Università e nella serata, alle 20.45, appuntamento al teatro Alcione di via Verdi con lo spettacolo di Bam! Bam! Teatro “Il libro di tutte le cose”.

Suggerimenti