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Il femminicidio di Giulia Cecchettin

Valdegamberi attacca la sorella di Giulia Cecchettin: «Satanista». Pioggia di critiche, anche Zaia si dissocia

di Redazione web
Dichiarazioni del consigliere regionale del gruppo misto Stefano Valdegamberi contro la sorella di Giulia Cecchettin, uccisa da Fillipo Turetta, e dure reazioni
Stefano Valdegamberi e Luca Zaia
Stefano Valdegamberi e Luca Zaia
Stefano Valdegamberi e Luca Zaia
Stefano Valdegamberi e Luca Zaia

Valdegamberi choc su Facebook contro la sorella di Giulia Cecchettin, la vittima dell'ultimo femminicidio che ha scosso l'Italia. E su di lui piovono critiche sui social e non solo.

Il post di Valdegamberi

In un post su Facebook, Valdegamberi sostiene che le dichiarazioni di Elena a una trasmissione televisiva «mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i magistrati valutino attentamente. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita».

Proseguendo, il consigliere regionale sottolinea nella parole della giovane «il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla 'società patriarcale'. Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito».

E a proposito di satanismo, Valdegamberi attacca l'abbigliamento di Elena: «E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro. Fossi un Magistrato partirei da questa intervista la quale dice molto….e non aggiungo altro».

 

 

L'invito del consigliere a vedere i social di Elena

Elena, "colpevole" di aver attaccato la cultura del patriarcato e aver criticato, ieri 19 novembre, il ministro Salvini che in un post aveva dubitato che l'ex fidanzato Filippo fosse colpevole dell'omicidio, «perché 'di buona famiglia'. Anche questa è violenza, violenza di Stato», viene attaccata così da Valdegamberi per le foto della giovane sui social.

Il consigliere scrive infatti: «Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla "società patriarcale". Fa parte del copione? Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forme mi sbaglio ed è solo la mia suggestione. (le foto che pubblico sono tratte dal profilo facebook della sorella e sono molto significative)».

La storia di Elena e la critica al post di Salvini
La storia di Elena e la critica al post di Salvini

 

 

 

Una richiesta di dimissioni è stata  avanzata oggi da parte della deputata Pd Rachele Scarpa e  dalla senatrice di Alleanza, Verdi e Sinistra, Aurora Floridia, nei confronti del consigliere regionale veneto, il veronese Stefano Valdegamberi, del gruppo Misto ed eletto nella lista Zaia, per affermazioni sul caso di Giulia Cecchettin. 

E anche il presidente della Regione, Luca Zaia, stigmatizza le affermazioni di Valdegamberi: «Ho avuto modo solo in questo momento di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, nelle sue pagine social. Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità. Penso - ha aggiunto - che sia il momento del dolore e del suo rispetto, non certo quello di invocare l'intervento di magistrati sulle dichiarazioni personali della sorella di una ragazza che ha perso la vita in questo modo tragico».  E conclude: «Siamo tutti chiamati - ribadisce Zaia - a una riflessione profonda, intima, e soprattutto a combattere ogni forma nella società di violenza sulle donne. Giulia è la 105ª vittima innocente in questo Paese; c'è un grande lavoro da fare per formare l'intera comunità; ben venga il lavoro nelle scuole, sulle nuove generazioni e sull'intero strato sociale», conclude Zaia. 

Stefano Valdegamberi e Luca Zaia
Stefano Valdegamberi e Luca Zaia

 

La controreplica di Valdegamberi

«Un commento di non condivisione di dichiarazioni che minimizzano la responsabilità personale dell’omicida per cercare una responsabilità nel presunto “ modello patriarcale” non pensavo suscitasse una tale violenza di reazioni, con minacce di morte. L’idea dell’amore come possesso personale, in funzione egoistica di se stessi e del proprio soddisfacimento e non del bene dell’altro, fortemente promossa ed esaltata nella nostra società, genera mostri ovunque. L’amore è l’antitesi dell’ egoismo ma nessuno educa a questo e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti». 

È il commento di Stefano Valdegamberi dopo l'ondata di polemiche suscitate dal post pubblicato in mattinata dal consigliere regionale veneto sulla sua pagina Facebook.

«L'ipernarcisismo dell'egoistica cultura dominante del successo ad ogni costo che domina ovunque nella nostra società non accetta la sconfitta, non accetta il "no" di una fidanzatina che non vuole stare con te. Quando gli insegnanti rimproverano un nostro figlio cosa facciamo? Corriamo a rimproverare gli insegnanti: il figlio ha sempre ragione. Non esistono per lui i "no" ma solo i "sì": poi ci meravigliamo che ci troviamo con dei mostri dalla faccia di bravi ragazzi in casa. Altro che società patriarcale o non patriarcale. Poi se scopro dai social media che l’appello viene fatto da una ragazza che abbraccia ed esalta simboli di satanismo che tutto sono tranne che amore e fratellanza: non posso pormi degli interrogativi?», conclude Valdegamberi.

 

Valdegamberi a La Zanzara

Stefano Valdegamberi è intervenuto anche alla trasmissione radiofonica di Radio 24 La Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.

«Sono mitragliato», ha detto Valdegamberi, «non riesco neanche a telefonare. Ricevo minacce, anche di morte. Le ricevo poi dai primi pacifisti che dicono di rispettare gli uomini e le donne, ma sono i primi a dirti ti aspettiamo sotto, veniamo a trovarti».

Attacca ancora Elena Cecchettin: «Non mi è piaciuta l’intervista che ha fatto a ieri, parla di uomo patriarcale, ma che cazzo è. Siamo fermi al 1800? Non c’è più l’uomo patriarcale. Sui social ha richiami a simboli satanisti, in un post ha scritto Lucifero è quello che preferisco. Viene a farmi la morale a me e poi segue certe teorie. Riempie i social di queste frasi qua, in una dice al cimitero non avevo paura quando ci passavo».

E ancora: «Partiamo dal principio che un uomo è violento perché uomo. Si è suicidato un mio amico a Verona pressato dalla sua ex moglie. Voleva ricucire il rapporto e lei lo ha denunciato per mobbing, si è sparato. L’uomo è portato a reazioni più violente, ma c’è da rieducare le persone a un rapporto non possessivo in coppia».

E sulla richiesta di dimissioni: Dimettersi? Per cosa. quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, mentre da quelli che professano la libertà di pensiero ho ricevuto messaggi di morte. Quelli sono da perseguire».

Infine: «Oggi  non c’è più la capacità di dire no. Se un ragazzo va male a scuola, i genitori attaccano il professore. I ragazzi si fanno dire sempre di si. Creiamo dei mostri in casa, uno diventa una belva al rifiuto di una ragazza. Pena? Quella massima, non è possibile togliere la vita a una ragazza»

 

«Da Valdegamberi violenza verbale inaudita un messaggio pericolosissimo»

Oltre alla consigliera del Pd anche la senatrice di Alleanza, Verdi e Sinistra, Aurora Floridia, chiede le dimissioni di Valdegamberi. «Mentre tutta l'Italia è sconvolta dalla morte violenta di Giulia Cecchettin e si stringe attorno ai familiari colpiti da questo terribile lutto, il consigliere della Regione Veneto, Stefano Valdegamberi, eletto con la lista Zaia, manifesta su Facebook una violenza verbale inaudita nei confronti della sorella di Giulia, veicolando di fatto un messaggio pericolosissimo, che alimenta la fonte socio-culturale della violenza sulle donne. Un comportamento inqualificabile per il ruolo istituzionale che ricopre, che non può più essere tollerato. La società e tutte le istituzioni sono chiamate oggi più che mai a uno sforzo comune che debelli definitivamente la cultura patriarcale e denigratoria nei confronti delle donne. Serve un cambio di rotta. La Regione Veneto sia d'esempio e chieda immediatamente le dimissioni del Consigliere Regionale Valdegamberi». 

Il Pd: «Farneticazioni di un perfetto testimone del patriarcato»

«Nel pieno di una tragedia come quella che ha investito la famiglia Cecchettin, è indegno che un rappresentante delle istituzioni, come dovrebbe essere il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, si esprima con farneticazioni che mettono sotto accusa la sorella di Giulia». Lo afferma in una nota la capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Veneto, Vanessa Camani. 

«È davvero un mondo alla rovescia - prosegue - quello di cui si fa portavoce Stefano Valdegamberi, entrando a gamba tesa ed in maniera disumana su una ragazza che con grande fermezza e compostezza si sta facendo carico, pur nella tragedia, di diffondere messaggi costruttivi e di denuncia su un fenomeno sociale da sradicare. Valdegamberi si dimostra in questo modo perfetto testimone di quella cultura patriarcale che non sopporta le donne che parlano, una cultura che vogliamo appunto combattere. Le sue sono accuse deliranti, che tirano in ballo il satanismo e un taglio eversivo che addirittura dovrebbe indurre i magistrati ad indagare. Siamo alla follia che si aggiunge alla follia di questo come di tutti i femminicidi. Penso seriamente che il Consiglio regionale del Veneto, per tutelare la propria dignità, dovrebbe assumere seri provvedimenti», conclude Camani.

«Abbia un sussulto di buongusto e si dimetta»

«In un momento di grande lutto qual è quello di Elena Cecchettin per la brutale uccisione della sorella Giulia, il consigliere regionale veneto Valdegamberi non trova niente di meglio da fare che attaccarla sui social. Di fronte a un'Italia che si è stretta ai familiari per sollevarne il dolore, Valdegamberi abbia un sussulto di buongusto e si dimetta, poiché anche il Presidente Zaia, come chiunque di buonsenso, si è dissociato da questa penosa uscita». Lo afferma la deputata di Italia Viva Isabella De Monte.

 

Il M5S: «Valdegamberi getta ombre di disonore sull'intera comunità veneta»

«La recente tragedia che ha colpito la giovane Giulia Cecchettin è motivo di dolore profondo per tutta la comunità. Purtroppo, in questo momento di lutto, alcune dichiarazioni inopportune e infelici del consigliere regionale Stefano Valdegamberi – dichiarano la senatrice Barbara Guidolin e l’onorevole Enrico Cappelletti del M5S - gettano ombre di disonore sull'intera comunità veneta. È inaccettabile che coloro che dovrebbero rappresentare la dignità e la compostezza nelle istituzioni si lascino andare a commenti sprezzanti e offensivi».

 

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