«Se vede offesa mi spiace, ma vede anche somiglianze derisione?», «Solo somiglianza …sono due bei tipi no? «Critica ? Quale critica?». «Perché lo reputi offensivo? Io spero che vinca lei le primarie. Tu non trovi somiglianze?»
È questo il tenore delle risposte che Stefano Casali, ex consigliere regionale, ex presidente di Agsm ed ex vicesindaco in quota «Verona Domani», dà alle critiche apparse sotto il suo post pubblico nel quale mette a confronto Elly Schlein, nuova segretaria del Partito Democratico (ma il post è stato scritto a «gazebi aperti») e il noto artista statunitense Marilyn Manson, al secolo Brian Hugh Warner.
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Le critiche al post e le risposte
Le critiche non sono mancate: «Stefano, non condivido ed in tutta sincerità e amicizia ti scrivo che gli avversari politici si guardano per le loro idee e la loro coerenza non per l aspetto fisico. Non condivido nulla della Schlein ma non ritengo giusto deriderla per l'aspetto fisico».
E ancora: «Stefano lo sai che ti stimo molto... per questo mi sono permessa di commentare.... generalmente questo tipo di confronti mi offendono». E poi: «Esattamente, Stefano, cosa ti spinge a pubblicare un post così insignificante, insensato e ovviamente offensivo?»
Lui, come detto, cerca di far rientrare tutto nell'alveo del «gioco» e della «satira» e in tanti, a giudicare dai like, dalle condivisioni e dai commenti dello stesso tenore del post, sono evidentemente della sua idea.