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Le primarie del Pd

Elly Schlein nuova segretaria del Partito Democratico. Un milione al voto, netta vittoria anche a Verona

Elly Schlein
Elly Schlein
Elly Schlein
Elly Schlein

Elly Schlein, 37 anni, è la nuova segretaria del Partito Democratico. L'hanno deciso le primarie del Pd aperte a tutti gli elettori, dopo che invece il voto degli iscritti aveva visto vincere il suo sfidante, Stefano Bonaccini.

Schlein si è imposta con circa il 54% dei voti.

 

Le prime dichiarazioni di Bonaccini e Schlein

"La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein - ha detto Bonaccini - l'ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano".

"Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione e anche stavolta non ci hanno visti arrivare", sono state le prime parole di Elly Schlein. "È chiaro il mandato per il cambiamento

 

Stefano Bonaccini ed Elly Schlein
Stefano Bonaccini ed Elly Schlein

 

Il voto

Già i primi dati delle primarie per la guida del Pd erano stati una doccia fredda per il comitato di Stefano Bonaccini. Lo spoglio dei seggi era  iniziato indicando un testa a testa fra il presidente dell’Emilia Romagna ed Elly Schlein, con un vantaggio per quest’ultima che di ora in ora è continuato ad aumentare. 

I primi a comunicare sono stati i seggi delle grandi città, dove Schlein era favorita: nel voto fra gli iscritti aveva vinto. Con stime basate su qualche migliaio di voti, Youtrend dava Schlein davanti a Roma, Milano e Torino, con un rapporto variabile dal 70%-30% al 60%-40%.

In generale Schlein ha vinto nettamente al Nord, compresi il Veneto e Verona (dove Schlein ha superato il 60%), mentre Bonaccini è andato meglio al Sud.

Ha votato oltre un milione di persone.

 

Primarie del Pd, il voto a Verona

Quello che è successo prima della chiusura delle urne

«C’è rispetto e amicizia» dice Stefano Bonaccini. Ma ormai suona l’ora delle primarie e a prevalere nella sfida per la segreteria del Pd sarà uno solo: o lui o Elly Schlein. E quindi, il governatore dell’Emilia Romagna ricorda che, se fosse per gli iscritti al partito, lui avrebbe già vinto: «Quattro candidati non c’erano mai stati - sottolinea - nonostante questo, nel voto ai circoli ho superato il 50% con quasi venti punti di distacco».

 

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Schlein mira a una «partecipazione alta» ai gazebo. «Credo che questa bella mobilitazione si trasformerà in passaparola» dice, convinta che più grandi saranno i numeri più lei sarà favorita. «C’è una forte voglia di cambiamento, a sinistra - aggiunge - una sinistra che non può che essere ecologista e femminista». Mentre Bonaccini «è il vecchio modello - affonda Schlein - un Pd già visto».

Sui numeri non è facile sbilanciarsi. Dalla prima volta ai gazebo, nel 2007, all’ultima, nel 2019, il calo è stato costante: l’affluenza è passata da 3,5 milioni a 1,6 milioni. Stavolta l’auspicio è arrivare almeno a un milione. La sfida fra due proposte in molti aspetti simili si basa soprattutto sulla capacità di garantire il cambiamento, a partire dalla classe dirigente. Lo promette Bonaccini, lo promette Schlein. E ogni occasione è buona per accusare la controparte di non poterlo assicurare.

I due candidati in lizza

 In lizza ci sono Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, ovvero i due candidati più votati dai 151.530 iscritti al partito che hanno partecipato ai congressi di circolo in tutto il Paese. Congressi che, in provincia di Verona, hanno visto primeggiare seppur di poco la Schlein su Bonaccini.

Chi può votare alle primarie del Pd

Possono partecipare al voto tutti i cittadini e le cittadine italiani dai 16 anni in su, anche i non iscritti al partito che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del PD, di sostenerlo alle elezioni e che accettino di essere registrati nell'albo pubblico delle elettrici e degli elettori. Ai non iscritti viene inoltre chiesto di versare un contributo di 2 euro a copertura delle spese organizzative.

Dove e quando si vota

I seggi sono aperti oggi, domenica 26 febbraio, dalle 8 alle 20. Il voto si esercita nel seggio delle primarie competente per territorio: qui si può consultare l'elenco

Gli endorsement della vigilia

Nelle ultime ore si susseguono gli endorsement. La candidata esclusa dalle primarie, Paola De Micheli, vota Bonaccini. Mentre l’altro escluso, Gianni Cuperlo, non si è sbilanciato nè per l’uno nè per l’altra. A sostegno di Schlein si è schierato Pier Luigi Bersani che, su Twitter, ha fatto una doppia rivelazione: perchè il fatto che voterà rappresenta un’adesione al percorso di convergenza sul Pd imboccato dal suo partito, Articolo Uno. Le due forze sono destinate a tornare assieme, ma l’ex ministro ed ex segretario dem ha sempre seguito questo processo senza sbilanciarsi troppo. Bonaccini e Schlein si preparano al giorno della verità. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 20. Sono 5.500 in tutta Italia, soprattutto nelle sedi Pd, ma non solo: anche teatri, scuole, circoli Arci... Bonaccini aspetterà il voto in un suo comitato a Casalecchio di Reno, a 10 chilometri da Bologna. Schlein sarà a Roma, in un teatro, lo Spazio Diamante. Mentre al Nazareno verranno diffusi i risultati ufficiali dello spoglio.

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