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Caro energia, una famiglia su cinque non accende più i fornelli

Il 19 per cento cucina di meno o si indirizza verso cibi da consumare senza cotture. Tra i consigli per risparmiare l'utilizzo di pentole a pressione: «E verificare la combustione»
La pasta in pentola Aperto il dibattito se si può cuocerla bene a fuoco spento. Ma intanto c’è chi non usa più il gas
La pasta in pentola Aperto il dibattito se si può cuocerla bene a fuoco spento. Ma intanto c’è chi non usa più il gas
La pasta in pentola Aperto il dibattito se si può cuocerla bene a fuoco spento. Ma intanto c’è chi non usa più il gas
La pasta in pentola Aperto il dibattito se si può cuocerla bene a fuoco spento. Ma intanto c’è chi non usa più il gas

Il caro bollette è servito. Non solo per il conto in banca ma letteralmente, nel piatto. I costi dell’energia alle stelle hanno già spinto non solo i veronesi ma gran parte degli italiani a rivedere i propri piatti quotidiani, tagliando cotture e spegnendo la fiammella in cucina. Quasi un cittadino su cinque, il 19 per cento, per risparmiare ha infatti già rinunciato ai fornelli, cucinando di meno oppure indirizzandosi verso pietanze che non necessitano di essere cotte.

E ancora, un altro 53 per cento e quindi oltre la metà delle persone a livello nazionale ha adottato accorgimenti di vario tipo per ridurre l’uso dei fornelli pur continuando a cucinare il solito menù casalingo, contribuendo così alla campagna per il risparmio energetico lanciata dal governo con il decreto del ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani. Solo il 27 per cento dei cittadini.

I dati nazionali

I dati sono stati elaborati da Coldiretti, attraverso un sondaggio sul sito www.coldiretti.it sull’impatto del caro energia nelle cucine del paese. I dati sono a livello nazionale ma rispecchiano un dato di fatto che trova riscontro anche sul territorio. «L’emergenza dei rincari energetici sta colpendo famiglie e imprese. Occorre mettere un tetto al prezzo di tutto il gas che entra in Europa, non solo a quello proveniente dalla Russia», interviene sul tema il presidente di Coldiretti Verona Alex Vantini. Un punto fondamentale, secondo Coldiretti, sta nel chiede all’Europa misure condivise.

«Abbiamo già chiesto al governo di dare risposte ai bisogni delle nostre imprese ma queste risposte devono venire anche dall’Europa perché non è accettabile in un momento di gravissima crisi prevalgano gli egoismi. Con la beffa che le nostre aziende si trovino a subire, oltre all’aumento dei costi, anche la concorrenza sleale da parte di Paesi come l’Olanda o la Germania, che ha annunciato un piano nazionale di sostegno al proprio sistema economico». Per sostenere l’impegno dei cittadini per il risparmio i cuochi contadini di Campagna Amica hanno preparato un vademecum che va dal fare attenzione all’uso delle stoviglie al modificare tempi e modalità di cottura.

I consigli per risparmiare

 Meglio usare pentole che consentono il risparmio di energia come quella a pressione o per cotture plurime, sia bollitura che vapore, e utilizzare il coperchio quando è possibile. Importante anche utilizzare il fornello adeguato alle dimensioni della pentola che si sta utilizzando e verificare che la fiamma del fornello sia di colore blu, che indica efficienza nella combustione. E ancora, per far fronte all’emergenza, «occorre lavorare anche per l’autosufficienza energetica», spiega Vantini che elenca una serie di misure da concretizzare quanto prima. Tra queste, incentivare l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti nelle aziende agricole.

Le prospettive con il gas verde

«È importante anche supportare la produzione di biogas e biometano, arrivando ad immettere nella rete fino a 6,5 miliardi di metri cubi di gas “verde” da qui al 2030», conclude Vantini, «e potenziare la capacità estrattiva che nel nostro paese si è ridotta dei tre quarti negli ultimi decenni. E possiamo fare anche a meno dei fertilizzanti prodotti proprio a partire dal gas, puntando su quelli organici e, in particolare, sul digestato, facendo chiarezza sulla possibilità di utilizzo ed eliminando la soglia dei 170 chilogrammi di azoto per ettaro all’anno», elenca Vantini. 

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Ilaria Noro

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