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La crisi energetica

Caro energia, «così tagliamo le spese in famiglia». Dieci consigli per l'autunno

A sinistra Andrea Tota e Elena Previato con quattro dei cinque figli, a destra Damiano Conati e Francesca Frapporti con i tre figli
A sinistra Andrea Tota e Elena Previato con quattro dei cinque figli, a destra Damiano Conati e Francesca Frapporti con i tre figli
A sinistra Andrea Tota e Elena Previato con quattro dei cinque figli, a destra Damiano Conati e Francesca Frapporti con i tre figli
A sinistra Andrea Tota e Elena Previato con quattro dei cinque figli, a destra Damiano Conati e Francesca Frapporti con i tre figli

Energia elettrica, gas, carburanti, spesa alimentare. Rincari su tutti i fronti, mentre le risorse economiche di gran parte delle famiglie – specialmente quelle con figli a carico – restano al palo. E così, si studiano strategie per rosicchiare ogni mese quel po’ di risparmio sulle voci in uscita, in modo da dare un minimo di respiro al bilancio familiare. Non è facile.


Le strategie. Le scappatoie sono poche. Oltre all’eliminazione dei cosiddetti capricci – quell’uscita in pizzeria fuori programma, quel gelato in più da comprare ai bambini – può succedere di dover decidere per vere e proprie rinunce. Non mandare il figlio più piccolo al nido, per esempio, perché un esborso mensile di alcune centinaia di euro destabilizzerebbe troppo le finanze della famiglia. E poi tornano in voga le «economie» cui erano abituati i nonni.


La stufa a legna. Il recupero dell’acqua di cucina, o piovana, per lo sciacquone del wc. La verdura comprata dall’ortolano sotto casa. Lo scambio dei vestiti per i bimbi tra famiglie. Le lavatrici sempre a pieno carico. Il ferro da stiro... solo per gli abiti più spiegazzati.
Le famiglie. Insomma, si fa attenzione a tutto. «Nonostante quest’estate sia stata la più rovente degli ultimi anni, abbiamo acceso i condizionatori domestici il meno possibile, mettendo in atto tutti gli accorgimenti possibili per non far entrare troppo caldo in casa, fra tapparelle giù di giorno e tende schermanti», racconta Anna Recchia di Pescantina, 38 anni, mamma di tre bimbi tra i 7 anni e gli 8 mesi. Lei e il marito lavorano per il panificio di famiglia, ma pure le piccole imprese stanno fronteggiando il grosso problema dei rincari di energia e materie prime.
«E per l’inverno», prosegue, «avevamo già investito in una caldaia a pellet, per poi veder schizzare il suo prezzo a livelli folli. C’era in programma il cambio degli infissi di casa, ma nel frattempo il preventivo è lievitato e non possiamo più affrontarlo: isoleremo gli spifferi dall’interno».

 


Timori. «Siamo preoccupati», ammette, «le esigenze dei bambini sono tante e inevitabili. Ci aiutiamo molto con gli altri genitori, facendo car pooling per portare i figli a scuola o alle attività pomeridiane, e passandoci giocattoli e vestiti in buono stato. Ma noi non manderemo la nostra figlia minore al nido. Troppa spesa, per magari averla spesso a casa malata. Per fortuna mio padre è in pensione e ci darà una mano». Nella famiglia Tota di Marano di Valpolicella – Andrea, impiegato di banca, ed Elena Previato, consulente familiare – l’attenzione al bilancio domestico è massima, perché i figli a carico sono ben cinque, d’età compresa fra i 20 e i tre anni. Spiega Elena: «Le “economie” le abbiamo sempre fatte; sono un po’ il nostro stile di vita. Al giorno d’oggi, però, non possiamo farci scappare nulla. Registriamo ogni spesa per esser sicuri di far quadrare il bilancio. Essendoci da poco trasferiti nella casa nuova, ci siamo attrezzati fin da subito per il risparmio in bolletta. Per il riscaldamento abbiamo due stufe a legna, rodate già sul finire dello scorso inverno». Prosegue: «Per quanto riguarda i rincari su benzina e spesa alimentare, purtroppo non ci si scappa. Per quanto si faccia “rete solidale” con le altre famiglie, l’auto ci serve per diversi spostamenti. Al discount noi ci andavamo già prima. Ciò cui, come famiglia numerosa, facciamo maggiore attenzione, probabilmente più degli altri, sono i vari benefit e aiuti concessi dagli enti pubblici. Ad esempio, anche solo il bonus per i libri scolastici, elargito dalla Regione, è per noi un valido supporto: e magari tanti genitori non sanno nemmeno che esista».


Ristrutturazione. Damiano Conati, 40 anni, dipendente della Caritas diocesana, e Francesca Frapporti, 38, ostetrica, genitori di tre figli di 14, 8 e 7 anni, avevano già strutturato la loro casa, a Fumane, nell’ottica di un risparmio energetico che è anche «etico». «Andiamo perlopiù a energia pulita. Fin dall’inizio», racconta Damiano, «abbiamo scelto di non allacciarci alla rete del gas, ma di riscaldarci con una pompa di calore collegata all’impianto fotovoltaico. Supportiamo questo sistema con il camino che si trova al centro del piano terra. In più, raccogliamo l’acqua piovana per alimentare gli sciacquoni dei bagni». «Nella quotidianità, cerchiamo il risparmio nelle piccole cose, anche solo spegnendo la miriade di piccoli led di tv, computer e ormai di ogni elettrodomestico. Purtroppo il nostro territorio è poco servito dai mezzi pubblici. Avevamo acquistato un’auto a metano per risparmiare: qui c’è andata male».

 

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Lorenza Costantino

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