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Legnago e Basso Veronese

Verona-Rovigo, Trenitalia «sale in carrozza»: via libera dal Consiglio di Stato

La seconda ditta perde il ricorso. Anche l’appello al Consiglio di Stato va in fumo per Arriva Italia, che si è opposta alla concessione data da Venezia a Fs
Linea Rovigo-Verona, dal primo settembre subentrerà Trenitalia a Sistemi Territoriali
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Linea Rovigo-Verona, dal primo settembre subentrerà Trenitalia a Sistemi Territoriali
Linea Rovigo-Verona, dal primo settembre subentrerà Trenitalia a Sistemi Territoriali

Trenitalia «sale in carrozza» sulla linea Verona - Rovigo. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso della società lombarda Arriva Italia Rail srl - seconda classificata nella gara d’appalto conclusasi nel 2023 - contro l’affidamento alla controllata del Gruppo Fs Italiane delle corse lungo i 94 chilometri di binario unico che collegano i due capoluoghi veneti attraverso il Basso Veronese.

Il passaggio di testimone nella tratta, e sulle linee Rovigo-Chioggia e Adria-Venezia, dalla controllata regionale Sistemi territoriali a Trenitalia avvenne a gennaio 2023 attraverso il bando del 2022 di Infrastrutture Venete, altra società partecipata da Venezia, in qualità di stazione appaltante.

L’impugnazione

I responsabili dell’azienda milanese avevano impugnato l’aggiudicazione al Tar di Venezia, rilevando alcuni vizi, tra cui il fatto che Trenitalia era stata oggetto negli anni di una serie di sanzioni inflitte dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) per presunte pratiche commerciali scorrette.

I giudici veneziani, il 28 agosto scorso, avevano però respinto il ricorso di Arriva Italia Rail che, pertanto, aveva deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato. La vertenza legale aveva costretto la Regione a far slittare di un anno il «passaggio» del testimone tra Sistemi territoriali e Trenitalia nella gestione del servizio passeggeri sulla Verona-Rovigo e sulle altre due tratte, inizialmente previsto per settembre 2023, prolungando così i disagi per i pendolari di quella che, da diversi anni, è stata inserita da Legambiente tra le 10 «peggiori linee d’Italia» nell’ambito del rapporto «Pendolaria».

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Diciannove pagine

Attraverso una sentenza lunga 19 pagine, dunque, i magistrati della quinta sezione di Palazzo Spada a Roma hanno respinto l’appello in cui Arriva Italia Rail, tra l’altro, aveva criticato vari aspetti dell’offerta di Trenitalia, confermando di fatto l’assegnazione proprio alla società delle Ferrovie dello Stato.

In particolare, i giudici del Consiglio di Stato, stabilendo che ciascuna delle parti in causa paghi da sé le proprie spese legali, hanno rilevato che le sanzioni per «pratiche commerciali scorrette» inflitte dall’Autorità riguardano solo in parte il servizio di trasporto ferroviario di Trenitalia in Veneto, rimarcando inoltre che per la maggior parte dei casi il giudizio sulla loro legittimità è ancora pendente in Cassazione.

Sulle incongruità rilevate dall’azienda milanese nel Piano economico finanziario (Pef) presentato da Trenitalia per aggiudicarsi l’appalto, i giudici hanno scritto: «Il Pef costituisce l’elemento di supporto dell’offerta ma non parte integrante, e serve a valutare la sostenibilità della stessa proposta senza che vi sia una riscontrata anomalia della stessa».

Da settembre via al servizio con Trenitalia

Incassata pure questa vittoria Elisa De Berti, vicepresidente della Regione e assessore a Infrastrutture e trasporti, commenta: «Da settembre potrà partire il servizio di Trenitalia sulla Verona-Rovigo e le altre due linee. Abbiamo perso un anno ma l’importante è che la questione legale sia stata definita. Ora dobbiamo lavorare a testa bassa perché arriverano i treni nuovi e Rete ferroviaria italiana (Rfi) darà il via a interventi migliorativi sulle tre linee».

De Berti prosegue: «In particolare andrà avanti la sopressione di alcuni passaggi a livello, così come si inizierà l’elettrificazione della tratta tra Adria e Mestre. Insomma, nel giro di qualche anno i pendolari della Bassa non si considereranno più viaggiatori di serie B. Sono consapevole che il lavoro da fare è ancora molto, tuttavia questo è un ottimo inizio. Avanti tutta».

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Fabio Tomelleri

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