La famiglia di Bruno Padovani, l’ex assessore che a giugno scorso ha perso la vita sulla spiaggia di Ravenna, dopo aver salvato quattro bambini, riceverà domani, a Firenze, il premio «Scudo di San Martino».
La commissione dell’Istituto Scudi di San Martino è rimasta particolarmente colpita dalla storia del nogarese morto per arresto cardiaco, provocato dal suo gesto eroico di correre in acqua a salvare dei bambini di origine marocchina che stavano annegando in balia delle onde del mare. Bruno si trovava assieme alla figlia Paola per trascorrere alcuni giorni di vacanza nei lidi ravennati.
Mentre la donna si era allontanata per cercare soccorso per i bambini in difficoltà, ha deciso di sfidare il mare mosso per portare a riva uno dei quattro piccoli. Dopo esserci riuscito, l’eroico cittadino nogarese ha salvato anche un secondo bambino ma il suo cuore purtroppo non ha retto allo sforzo e Padovani si è accasciato privo di vita sulla battigia, davanti agli occhi atterriti della sua cara figlia Paola.
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La vicenda ha avuto un’eco notevole in tutta Italia, tanto che al funerale di Padovani erano presenti numerose autorità e tanti semplici cittadini che lo avevano conosciuto quando per oltre 10 anni era stato assessore ai Servizi sociali a Nogara. L’intero paese era stato poi profondamente colpito dalla lettera di addio che Bruno aveva portato qualche tempo prima al parroco, don Andrea Anselmi, fornendo anche indicazioni precise su come doveva essere il suo funerale.
La cerimonia di consegna dello Scudo d’Argento, dedicato a coloro che si sono particolarmente distinti per atti di generosità e solidarietà, si terrà a Palazzo Vecchio a Firenze, alla presenza del presidente del consiglio comunale della città, Luca Milani. Il premio ha assunto negli anni una valenza nazionale con una apposita commissione che valuta le storie di cronaca più toccanti e i loro protagonisti, degni di ricevere un riconoscimento. Anche il Comune di Nogara ha voluto ricordare l’ex assessore decidendo di intitolare una via o una piazza in sua memoria.
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