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la tragedia di oppeano

Samuele, è il giorno dell'addio. La mamma: «Buon compleanno, amore mio»

Straziante post di mamma Mirela per il figlio morto sabato sul monopattino travolto da un’auto. Ieri il ragazzo avrebbe compiuto 16 anni, oggi le esequie a Palù. La madre: «Mi avevi chiesto il tiramisù per la tua festa, ti ho portato invece dei fiori»
Il luogo dell'incidente e la foto postata dalla mamma di Samuele nel giorno del suo compleanno
Il luogo dell'incidente e la foto postata dalla mamma di Samuele nel giorno del suo compleanno
Il luogo dell'incidente e la foto postata dalla mamma di Samuele nel giorno del suo compleanno
Il luogo dell'incidente e la foto postata dalla mamma di Samuele nel giorno del suo compleanno

«Amore mio, oggi (ieri per chi legge ndr) è il giorno in cui avresti compiuto 16 anni. Quando eri nato eri bellissimo, noi genitori e tua sorella Jessica eravamo felici. Oggi dovevamo farti gli auguri e cantarti buon compleanno. Invece adesso non ci sei più».

In attesa dei funerali del figlio Samuele Brognara, che saranno celebrati oggi, alle 15.30, nella chiesa di Palù, mamma Mirela Gomoi ricorda con parole strazianti il suo ragazzo che ieri avrebbe festeggiato il suo sedicesimo compleanno. Il giovane, che frequentava il primo anno all'istituto Giorgi di Verona, è morto alla vigilia di Pasqua nel terribile impatto tra un'auto e il monopattino elettrico su cui lo studente viaggiava in via Isolo, nel Comune di Oppeano.

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Il dolore della mamma

Ieri a casa Brognara doveva essere un giorno di festa invece la perdita di Samuele ha riacutizzato un dolore che sarà difficile superare per mamma Mirela, papà Corrado e la sorella Jessica, di 19 anni. «Dovevo preparati il tiramisù che mi avevi chiesto la settimana scorsa per i tuoi 16 anni», confida la madre del ragazzo, «invece sono venuta a trovarti per regalarti dei fiori. Li ho messi vicino alla tua bara, perché ora devo pensare al tuo funerale».

«Amore mio perché il Signore ti ha portato via? Sono disperata, cosa farò senza di te? Eri il mio amore».

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Sono le domande di una mamma straziata da un lutto inaccettabile che si è vista strappare per sempre in un attimo quello che era il suo adorato bambino malgrado fosse un adolescente. Chi perde un genitore resta orfano, chi piange un coniuge è vedovo, ma nella lingua italiana non esiste un termine per definire chi vede morire un figlio. Perché nemmeno il linguaggio è in grado di dare un senso ad un dolore inconsolabile e difficile anche soltanto da immaginare.

I messaggi di cordoglio

Ieri, sui social, mamma Mirela, oltre a fare gli auguri al figlio, ha cambiato l'immagine del suo profilo mettendo quella di un cuore formato da rose nere. Intanto si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio e vicinanza inviati alla donna e ai suoi familiari. Centinaia di persone incoraggiano la mamma a farsi forza e a pensare che ora "Samuele è un angelo in cielo che vi proteggerà".

Un pensiero va poi anche a Jessica, la sorella del giovane. «Per fortuna c'è ancora lei», ha sussurrato il giorno dopo il dramma papà Corrado, sopraffatto dal dolore per aver regalato un anno fa il monopattino al figlio sebbene la moglie gli abbia ripetuto più volte che «non deve sentirsi in colpa, è stata una tragica fatalità».

Jessica, la vigilia di Pasqua, quando la mamma era rientrata dal lavoro dopo la mezzanotte, non era in casa. Avvisata dalla madre che Samuele non era ancora rientrato ha subito contattato gli amici del fratello. Così mentre la mamma chiamava le forze dell'ordine e gli ospedali della zona, e il papà si è messo in macchina per andare a cercarlo, lei scopriva che Samuele all'appuntamento ad Oppeano con l'amico Lorenzo non c'era mai arrivato e che nelle vicinanze di casa c'era stato un incidente. Solo che a quell'ora dello scontro tra la Peugeot guidata da un 23enne di Bovolone e il monopattino condotto da Samuele, avvenuto alle 21.15, non vi era più alcuna traccia in strada.

Erano stati poi i carabinieri di Legnago, alle tre di notte, a dare alla famiglia Brognara la brutta notizia: Samuele non c'era più.

L’ultimo saluto

Ai funerali che si terranno oggi nella chiesa di Palù, con rito liturgico cristiano evangelico, la religione di mamma Mirela, sono attesi centinaia di giovani, tra amici e compagni di classe del 15enne che amava il calcio e fino allo scorso anno militava nelle giovanili della Nuova Cometa Santa Maria di Zevio.

Le esequie, in accordo con la Curia di Verona che ha dato il benestare per l'uso della chiesa, saranno concelebrate dal parroco, don Flavio Silvestri, assieme a due pastori evangelici. A differenza di quella cattolica la liturgia protestante non prevede il sacramento dell'estrema unzione e prevede più momenti di preghiera, canti e ricordi del defunto. Gli amici, oltre a cartelloni e striscioni, lanceranno palloncini bianchi in cielo.

 

Francesco Scuderi

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