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gli scenari

Intel, Vigasio spera: ecco il possibile indotto, dai posti di lavoro al mercato immobiliare

Zaia ribadisce la sua fiducia sull’arrivo della multinazionale Usa. Si stimano circa 1.500 nuovi posti di lavoro diretti. Le agenzie interinali studiano il tipo di disponibilità di personale
In arrivo Settimane decisive per l’approdo del colosso Intel a Vigasio
In arrivo Settimane decisive per l’approdo del colosso Intel a Vigasio
In arrivo Settimane decisive per l’approdo del colosso Intel a Vigasio
In arrivo Settimane decisive per l’approdo del colosso Intel a Vigasio

Un arrivo che potrebbe cambiare l’economia non solo di tutta la provincia ma di una zona ben più ampia, con conseguenze notevoli a livello sociale, lavorativo e abitativo. Del possibile approdo di Intel a Vigasio si continua a parlare, mentre il territorio scaligero si interroga per capire cosa comporterebbe la scelta della sede scaligera da parte della multinazionale americana visto che si tratterebbe comunque di un investimento enorme. Di 4,5 miliardi di euro secondo quanto annunciato a marzo dal colosso statunitense dei microprocessori, con la stima di 1.500 posti di lavoro diretti e 3.200 nell’indotto, anche se i numeri potrebbero essere ancora più alti per arrivare addirittura a 11 miliardi totali.

L'interessamento di Zaia

Il presidente regionale Luca Zaia dopo averne parlato all’assemblea di Confindustria a Verona ha ribadito la sua fiducia davanti agli imprenditori del nord est. Zaia continua a lavorare per avvicinare sempre più Intel a Vigasio. Ma come potrebbe muoversi Intel per sondare la disponibilità di manodopera in zona? Rivolgendosi magari alle agenzie interinali visto l’altissimo numero di lavoratori richiesti, anche se al momento le stesse aziende non avrebbero avuto contatti diretti.

Le agenzie interinali

«Intel non è un nostro cliente», precisa Carlo De Paoli, presidente di InJob, «mi viene però da fare un ragionamento, spesso alle decisioni di fare un grande investimento su una particolare zona non viene abbinata un’analisi sulla forza lavoro disponibile, credo che un bacino come questo farà fatica a soddisfare le richieste. Molte figure e soprattutto le più qualificate magari arriverebbero da fuori, da altre regioni o Paesi, ma comunque potrebbe servire anche parecchia manovalanza e personale meno qualificato», continua De Paoli, «e soprattutto quest’ultimo difficilmente si sposta. Ripeto, spesso le aziende sottovalutano il bacino a cui si riferiscono. Intel potrebbe in ipotesi assumere un po’ per recruiting diretto e un po’ rivolgendosi ad agenzie interinali come la mia, ma i numeri da soddisfare mi sembrano veramente alti».

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Assunzioni e formazioni

Difficile capire che tipo di contratti ci potrebbero essere anche se qualche indicazione si può già avere. «Si potrebbe sviluppare un piano di assunzioni ma anche di formazione, che noi ad esempio inseriamo nei nostri contratti», l’analisi di Giuseppe Venier, ad di Umana: «Probabilmente si dovrebbe partire dalle figure professionali più semplici per arrivare a quelle più qualificate, che potrebbero arrivare anche da fuori regione e da tutto il mondo. Con quali contratti? Penso a un pacchetto retributivo e di welfare importante, parliamo di un brand di livello assoluto e molto attrattivo. Un tempo ai colloqui di lavoro ci si lasciava con un “le faremo sapere” da parte delle imprese adesso è l’aspirante lavoratore a dire questa frase, sembra una battuta ma spesso è la realtà: oggi magari la sicurezza di un contratto a tempo indeterminato è un parametro non così primario, a contare oltre alle condizioni retributive è il welfare e ancora di più il percorso di crescita all’interno dell’azienda, di certo lavorare per Intel “fa curriculum”, non è un’azienda come tante».

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I riflessi sul mercato immobiliare

Ma se i numeri venissero confermati in caso di approdo di Intel a Vigasio sarebbero circa 1500 i lavoratori diretti e 3200 nell’indotto, cifre che per forza di cose andrebbero a incidere su un territorio in cui i vari Comuni hanno ancora la vocazione di paese. «Al momento non registriamo movimenti particolari e la situazione è ancora tranquilla», esordisce il sindaco di Vigasio Eddi Tosi, «sicuramente dal lato abitativo l’approdo di Intel porterebbe effetti notevoli, già oggi non si trovano immobili in affitto, non solo a Vigasio ma in tutta la zona circostante», come confermano anche le agenzie immobiliari del territorio.

«Un aumento delle domanda farebbe alzare ancora i prezzi, delle case in vendita ma soprattutto di quelle in affitto», fanno sapere alla Tecnorete di Castel d’Azzano, «se arrivasse Intel prevediamo un incremento notevole della domanda anche a Isola della Scala, Povegliano e gli altri Comuni della zona, c’è da dire che già i prezzi sono ai massimi storici anche se sarebbero destinati ad aumentare ancora. Gli affitti già sono introvabili, lo saranno ancora di più e probabilmente le uniche persone che potrebbero avere la forza economica di acquistare degli immobili potrebbero essere figure qualificate in arrivo da fuori. Per Vigasio potrebbe essere un’opportunità incredibile, e da imprenditori questa possibilità non può che farci piacere, ma potrebbe comunque esserci un effetto sul tessuto sociale». Un aumento dei prezzi viene confermato anche alla Delta Immobiliare di Vigasio. «Non solo qui ma i valori aumentano un po’ ovunque quando sale la richiesta. Per Intel si può ipotizzare che molti contratti non sarebbero subito stabili, quindi gli acquisti potrebbero essere meno probabili». 

Luca Mazzara

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