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A Bosco e a Velo

Ancora predazioni, quattro manze
sbranate dai lupi e lasciate vive

A Bosco e a Velo
Due delle manze predate in Lessinia (foto Zambaldo)
Due delle manze predate in Lessinia (foto Zambaldo)
Camposilvano, nuove predazioni (Zambaldo)

Ennesima predazione di lupi, questa volta in due località diverse: in contrada Valle di Camposilvano di Velo e a Malga Dossetti di Bosco Chiesanuova. Il fatto insolito è che sono avvenute probabilmente nelle stesse ore.

 

I capi predati, in entrambi i casi due manzette, sono state dilaniate dai morsi, ma lasciate vive, con un consumo di carne irrisorio. La circostanza fa supporre, secondo alcune ipotesi avanzate dai tecnici che hanno fatto il sopralluogo (veterinari e polizia provinciale) che non si tratti tanto di predazioni per fame, ma piuttosto per marcare il territorio e imporre la propria supremazia.

 

Solo di due giorni fa l'ultima predazione in Lessinia, a Malga Gabiola, dopo che nel mese di maggio si è registrato il record di aggressioni.

 

Potrebbe essere agli sgoccioli il dominio della coppia alpha formata dai due primi esemplari (Slavc e Giulietta) del branco della Lessinia e ci sarebbero delle “lotte di successione” o divisione del territorio. Sono ipotesi che non interessano agli allevatori, inermi di fronte alle rpedazione e che non sanno più a che santo votarsi. I fratelli Gaspari, che gestiscono anche un avviato agriturismo a Camposilvano, sono disperati e chiedono risposte: «Possiamo dirvi soltanto di tutelare i vostri animali, chiudendoli in un recinto elettrificato per la notte. Capisco che è un suggerimento, non una risposta, ma è quello che la legge ci autorizza a fare in questo momento», ha detto la comandante della polizia provinciale Anna Maggio, venuta in sopralluogo con i suoi agenti. 

 

Vittorio Zambaldo

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