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Il video-appello dopo l'ennesima predazione

Vicino alla mucca azzannata dal lupo: «Basta, in Lessinia non ce la facciamo più»

Il video-appello dopo l'ennesima predazione
Mucca azzannata da un lupo in Lessinia, il video del proprietario
Mucca azzannata da un lupo in Lessinia, il video del proprietario
Mucca azzannata da un lupo, la video-denuncia

Se maggio si è chiuso con un bilancio impressionante di predazioni da lupo (35 eventi predatori e 54 vittime totali da inizio anno, 36 solo nell’ultimo mese) giugno non è iniziato meglio.

Domenica 2 sono stati predati due vitelli a Erbezzo, lunedì un altro a Velo e ieri mattina una bovina a Malga Gabiola, sempre nel Comune di Velo Veronese.

Quest’ultima è la quarta vittima di un’azienda condotta da un giovane venticinquenne di Roverè che ha perso ben quattro capi importanti nel giro di una ventina di giorni: «Ci hanno consigliato di portare a casa le manze», dice sconsolato, con la prospettiva di lasciare il pascolo incolto, di aver pagato inutilmente l’affitto della malga e di doversi ancora sobbarcare i costi di un'alimentazione artificiale a fieno e granaglie in stalla quando sarebbe abbondante l’erba verde e fresca della malga, di non ricevere i contributi assegnati per l’alpeggio che non è potuto avvenire.

Ma quello che fa più impressione, come documenta il video girata sul posto della predazione dal fratello, è l’agonia di un povero animale, ancora vivo, squarciato nella parte anteriore e posteriore delle zampe, con le ossa degli arti e le interiora messe a nudo. Centinaia le condivisioni e i commenti sui canali social.

 

Ma come si spiega questa accelerazione di predazioni primaverili? Sicuramente ha influito il meteo con forti nevicate tardive in alta quota, che hanno spinto molta selvaggina, in particolare ungulati, a scendere a valle e questo ha portato il branco del Carega a seguirla anche a quote che solitamente non frequenta. Fattore determinante per la predazione sui domestici potrebbe essere l’età di Slavc: a dieci anni può essere più opportunistico rivolgersi a prede facili come gli animali domestici non custoditi, rispetto a un selvatico più vigile e snello nei movimenti. Giulietta, intanto, osservata gravida nelle scorse settimane, è probabilmente in tana con la prole.

Vittorio Zambaldo

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