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Tragedia a Torri

Colpito da malore durante l'immersione, lascia moglie e due bambini. La zona è vietata alla balneazione

Il luogo dell'incidente sul Garda (foto PECORA) e Diego Faltracco (FOTO DA FACEBOOK)
Il luogo dell'incidente sul Garda (foto PECORA) e Diego Faltracco (FOTO DA FACEBOOK)
Sub morto durante l'immersione: il luogo del decesso (video Pecora)

La tragedia è avvenuta verso mezzogiorno. Diego Faltracco, assieme a due amici, si è immerso nella acque del Benaco in località San Faustino di fronte all’hotel Benacus, a poche centinaia di metri dall’attracco del traghetto della Navigarda che collega Torri a Toscolano Maderno in un’area vietata alla balneazione in quanto area portuale.

L’uomo, secondo le prime ricostruzioni avrebbe avuto un malore durante la fase di risalita. Vani i tentativi dei due compagni d’immersione di rianimare il malcapitato effettuando il massaggio cardiaco. All’arrivo della Croce Bianca di stanza a Garda, davanti agli occhi degli operatori sanitari la situazione è apparsa subito critica. L’uomo, che era disteso sulla spiaggia di ciottoli di pietra con le gambe ancora in acqua, è stato portato a riva dove sono continuate le manovre di rianimazione.

Sono proseguite anche con l’arrivo del medico, a bordo della Croce Rossa partita dall’ospedale di Caprino, al quale però dopo un po’ non è rimasto che constatare il decesso. Sul posto per i rilievi i carabinieri di Torri che hanno poi provveduto, in caserma, a sentire i due amici d’immersione di Diego Faltracco. Il gruppo era giunto a Torri di buon mattino, parcheggiando l’auto nel piazzale vicino alla pista ciclopedonale. «Li avevo visti armeggiare con le bombole e scaricare l’attrezzatura dalla macchina», racconta a pochi metri dalla spiaggia in un primo pomeriggio da cielo plumbeo un passante che abita a pochi metri dal luogo della tragedia. «Non ci ho fatto particolarmente caso e sono andato via», sottolinea sconvolto alla notizia della morte del povero sub. Di certo il luogo non è una delle mete tradizionali di chi ama immergersi nel lago di Garda nel Comune di Torri. L’area solitamente prediletta dai sommozzatori è a nord del paese, subito dopo la chiesa parrocchiale e il monumento dell’Avis.

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Stefano Joppi

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