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sul convoglio organizzato da Hennadiy Kharchenko

Partiti in otto da Verona, tornano dall'Ucraina in 24: c'è anche un neonato di sette settimane

I profughi al confine ucraino

Sono partiti in otto e stanno tornando in ventiquattro. Sono sedici gli ucraini in fuga che stanno viaggiando sul convoglio organizzato da Hennadiy Kharchenko, l’ucraino di San Michele Extra che si è licenziato per aiutare il suo popolo.

Tra loro ci sono anche Garry, un bebè di sette settimane nato prematuro, e sua madre. Oltre a una nonna con la figlia, ex «bambina di Chernobyl», che ora ha due ragazzine sue e andrà in Basilicata dalla famiglia che la ospitava quando aveva 9 anni. E poi ci sono altre quattro mamme con altri sei figli che hanno dai 4 ai 15 anni.

 

I profughi al confine ucraino

 

Arriveranno tutti a Verona tra una ventina di ore grazie a Hennadiy e a i volontari veronesi che hanno messo a disposizione i loro mezzi, un camion, un camper e un furgone, e sono partiti con lui prendendo ferie. Con loro anche un giornalista di Rai1. In questa seconda spedizione il gruppo veronese ha portato beni di prima necessità non solo alla frontiera polacco-ucraina, ma anche in Ucraina. Grazie ai contatti di Hennadiy, il camion e il camper sono riusciti a varcare la frontiera entrando in territorio ucraino per portare aiuti e recuperare mamme e bambini direttamente a Leopoli. Con grande coraggio visto che dieci ore prima a 40 chilometri dalla città c’era stato un bombardamento.

Chiara Tajoli

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