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LA PAROLA AI LETTORI

Elezioni, le richieste dei cittadini in vista del voto

I temi più sentiti? Famiglia, sicurezza nei quartieri, sostegno alla maternità. E aiuti immediati per il caro bollette
Tra i temi più sentiti dai cittadini, con la famiglia, l'ambiente e il caro bollette, c'è quello della sicurezza
Tra i temi più sentiti dai cittadini, con la famiglia, l'ambiente e il caro bollette, c'è quello della sicurezza
Tra i temi più sentiti dai cittadini, con la famiglia, l'ambiente e il caro bollette, c'è quello della sicurezza
Tra i temi più sentiti dai cittadini, con la famiglia, l'ambiente e il caro bollette, c'è quello della sicurezza

Il tempo stringe, il voto si avvicina. A dieci giorni dalle urne per eleggere il nuovo governo la carne al fuoco è tanta. E i politici fanno a gara per proporre temi su cui promettono di impegnarsi quando saranno eletti. Ma quali sono le questioni più urgenti per la gente comune? Quali sono le domande dei cittadini? Giovani e adulti, mamme e nonni, ognuno è pronto a segnalarci le proprie istanze da proporre a chi governerà il Paese dal 26 settembre in poi.

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Tanti si sono rivolti proprio per questo al nostro sito larena.it. E se il caro bollette resta un tema molto sentito e che preoccupa anche le famiglie dopo essere stato al centro del dibattito per giorni dalle categorie e dalle imprese anche sulle pagine del nostro giornale, l’obiettivo ora si sposta leggermente: e inquadra proprio le famiglie e le difficoltà delle tante mamme, costrette a salti mortali per fra quadrare tempi e conti e soprattutto per non rischiare di perdere il proprio posto di lavoro. Famiglia e salari, passando poi alla questione degli anziani, spesso in difficoltà economica ma anche sociale, dopo che il loro sistema di incontro e relazione è stato messo a dura prova dalla pandemia. E ancora l’ambiente, urgenza non più procrastinabili nel nostro Paese e soprattutto nella pianura padana, o il tema del reddito di cittadinanza da cambiare in favore di una più equa redistribuzione dei redditi e dei meriti. Questioni urgenti, che arrivano direttamente dalla pancia del Paese. Di cui la politica non può non tenere conto.

Le domande inviate dai cittadini

Quali devono essere le priorità per i candidati e per il nuovo governo? Ecco le indicazioni che ci sono arrivate.

MANUEL DALLA VALENTINA - In primis la questione energetica, anche se ormai siamo già fuori tempo massimo visti i costi. Ma se gli aumenti facessero un ulteriore balzo quadruplicando i valori attuali poi cosa succederebbe? Poi penso che la politica dovrebbe occuparsi del reddito di cittadinanza, è visione comune nel mondo industriale di come abbia rovinato il mondo del lavoro. E poi l’ambiente, viviamo nel luogo più inquinato d'Europa, la pianura padana, e le nuove generazioni stanno lanciando finalmente un messaggio forte scendendo spesso nelle piazze, quali sono gli interventi concreti e immediatamente attuabili? Aggiungo un quarto punto, quello della sanità: cosa ci ha insegnato il Covid? Possiamo copiare qualcosa da altri Paesi che fanno meglio di noi?

ALICE STERZI - Lavoro in ambito educativo e credo che vadano ripensati ruoli e incentivi per quanto riguarda il lavoro delle maestre. E bisognerebbe pensare più alla figura della “donna madre”, incentivando con part time invece di lasciare i figli all’asilo nido tutto il giorno, temendo altrimenti di perdere il posto di lavoro.

ALESSANDRA ZANTEDESCHI - Al primo posto metto la necessità di stanziare nuovi fondi per la sanità. Con tutti i tagli fatti negli ultimi anni, sta diventando tutto molto complicato sia per i pazienti che per il personale. A quanto pare neppure un dramma come quello della pandemia che abbiamo vissuto solo pochi mesi ha insegnato nulla ai vertici

NICOLA MELOTTI - Vorrei che si invertisse la tendenza anagrafica, basta assurdità tipo quota 100 e invece aumentare il sostegno alla maternità. Il lavoro rimane una priorità, ma penso anche all’investimento sulla scuola. Per quanto riguarda le tasse invece altrochè tagli orizzontali, ma progressività e redistribuzione sulla questione anagrafica, perchè la parte più anziana della popolazione spesso è anche la più ricca. Il patto generazionale si è rotto da tempo, siamo sotto uno scacco morale da parte di una generazione che da una parte prosciugano e dall’altra ci danno una mancetta per sopravvivere.

LARA ERBESATO - Uno dei principali problemi oltre al caro bollette è il tema della famiglia. Non ci sono agevolazioni sufficienti, oltre che economiche anche di tipo organizzativo. Una donna in Italia ha diritto all'80 per cento solo per i primi cinque mesi di maternità, vorrei vedere quale donna riesce a rientrare al lavoro con un bimbo di tre mesi a casa, non tutti possono permettersi di stare a casa in congedo al 30 per cento dello stipendio. Altro problema è poi il rientro al lavoro, non tutti hanno aiuti per poter lavorare tutto il giorno e quindi c’è il rientro part time forzato, per non parlare di chi deve licenziarsi perchè il datore di lavoro non può concedere un cambio orario alla dipendente. E sul tema delle bollette il tetto al costo del gas dovrebbe essere il minimo, magari pensando ad altre forme di energie presenti nel nostro Paese per essere davvero autosufficienti.

ERMINIA SCARSI - Per i pensionati la situazione è complicata, spesso quando prendiamo non è neppure sufficiente per far fronte alle spese minime. I costi aumentano, si spende di più al supermercato per non parlare delle bollette, ma alle nostre pensioni chi ci pensa? E poi bisognerebbe favorire i luoghi di incontro e di aggregazione durante il periodo del Covid hanno subito un duro colpo. Ecco, io metterei gli anziani al primo posto degliargomenti da trattare.

AURORA COATI - La questione fondamentale rimane quella energetica e l’aumento delle bollette, gli aiuti economici a famiglie e imprese servono subito. E poi come passo successivo bisogna investire su energie rinnovabili, termovalorizzatori e altro ancora, non possiamo più dipendere dagli altri Paesi altrimenti non cresceremo mai. Come secondo aspetto bisogna pensare al lavoro e alla questione degli stipendi, senza dimenticare la sanità che con il Covid è stata messa al centro della discussione, adesso non dimentichiamocene però.

DANIELE MAGRI - Una maggior tutela salariale dei lavoratori e una riforma del sistema pensionistico. Ma anche agevolazioni per le famiglie e una politica attiva attenta all’incremento demografico. Serve più attenzione ai poveri del nostro Paese che sono milioni, in generale vorrei vedere una classe politica formata e preparata con esperienza e che provenga dal mondo del lavoro.

FRANCESCA MARCHESINI - Penso al problema della ricerca di personale in generale nel mondo del lavoro, soprattutto con molte aziende in grossa difficoltà nel reperire il personale necessario. È un problema di retribuzione troppo bassa, di orari e turni che non riescono a conciliare vita e lavoro, di istruzione o di mancanza di qualifiche? È un problema legato al sistema assistenziale, con gente a casa che prende la disoccupazione o il reddito di cittadinanza, o magari è anche un problema di collegamento tra scuola e mondo del lavoro? Credo che il nostro sistema sia troppo assistenzialistico, che non dà vero riconoscimento e non favorisce chi realmente lavora o chi effettivamente ha bisogno, dalla maternità alla disabilità.

FEDERICA GARZON - Il primo tema di cui occuparsi è il mondo della scuola, investire sui bambini vuol dire investire su domani, spesso vengono dimenticati perchè non si hanno risultati immediati. Serve tornare all’educazione civica, e parlo di educazione stradale, economia della casa, riciclo, educazione all’acquisto intelligente, valorizzazione dell’usato e altro ancora. Bisogna assumere più insegnanti a livello statale e comunale, magari da “condividere” con le scuole paritarie per creare un “ponte” e una reale parificazione tra istituti. Non c’è solo bisogno di soldi ma di risorse umane e maestre che possano dedicarsi ai bambini fragili, agli stranieri, a quelli in difficoltà, i soldi da soli non prendono per mano nessuno. E poi si pensi agli anziani e a metterli in relazione con il mondo dei più piccoli, prevedendo più momenti di incontro. 

PIETRO PESCE - Per quanto mi riguarda visto che gestisco un’attività commerciale penso che il caro bollette sia una delle questioni più urgenti e che non si possono più rimandare. E poi penso al tema della sicurezza nei quartieri, ci sono situazioni da risolvere al più presto, non è pensabile non sentirsi sicuri a casa propria, penso soprattutto ad anziani, donne e bambini, questi sono i problemi che vorrei fossero al centro del dibattito politico.

SARAH CASTAGNA - Un tema fondamentale è il caro bollette. Per ridurre il consumo di gas ed evitare lo spreco di energia ci è stato chiesto di diminuire il riscaldamento di qualche grado. Ma perchè dobbiamo risparmiare per la comunità quando i Giochi olimpici invernali si sono tenuti a Pechino sulla neve artificiale, la maggior parte delle grandi partite di calcio si svolgono di sera sotto i mega riflettori che consumano tantissima energia, gli otto nuovi stadi di calcio costruiti in Qatar per ospitare i prossimi Mondiali che si disputeranno in novembre e dicembre sono climatizzati (e ci troviamo in un deserto)?

DAMIANO BRUTTI - Credo serva rassicurare le famiglie con misure per contenere la bolla inflattiva che ci sta travolgendo. Tutti i giorni non si fa altro che parlare di aumento dei costi da tutte la parti, aziende e attività che chiudono e altro ancora, troppi messaggi negativi e troppo pessimismo che andrebbe affrontato con manovre concrete e non con le solite promesse.

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