Arrivano i provvedimenti del questore di Verona Ivana Petricca per la guerriglia urbana del 28 ottobre in piazza Erbe, quando (erano i giorni della protesta dei ristoratori per le nuove chiusure) decine di facinorosi si erano scontrati con la polizia mettendo a soqquadro il centro di Verona.
Per dieci persone sono scattati altrettanti Daspo (cioè Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) cosiddetti “fuori contesto” (cioè per fatti non commessi durante manifestazioni sportive) e, per gli stessi soggetti, dieci divieti di accesso agli esercizi pubblici e ai locali piazza Erbe. Alcuni dei dieci destinatari sono esponenti della destra radicale scaligera.
Dopo le indagini della Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) di Verona i dieci sono stati denunciati in stato di libertà per devastazione e saccheggio, per "aver lanciato/utilizzato nel corso di manifestazioni pubbliche artifizi pirotecnici o oggetti atti ad offendere", resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale aggravata, lesioni personali aggravate e per aver preso parte attiva a una manifestazione in luogo pubblico senza regolare preavviso.
I dimostranti, che volevano raggiungere la prefettura, avevano colpito gli agenti con calci e lancio di sedie e tavoli, bottiglie, pietre, fumogeni, petardi e bombe carta. Alcuni avevano creato una barricata con i cassonetti della spazzatura. Sei gli agenti che erano rimasti feriti.
Tre dei Daspo (rispettivamente di 8, 5 e 1 anno) sono accompagnati dall'obbligo di firma. Tre soggetti all’epoca dei fatti, spiega la nota della questura di Verona, erano minori degli anni 18.