Mancava solo la loro condanna ma finalmente, dopo undici anni di processi e una giornata intera chiusi in Camera di Consiglio, i giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno confermato - pronunciandosi per la terza volta e in via definitiva - la sentenza d’Appello dell’ottobre 2017: Guglielmo Corsi e Andrea Vesentini devono scontare 6 anni e 8 mesi ciascuno per l’omicidio preterintenzionale di Nicola Tommasoli.
Basta ricorsi, basta attese per i genitori Luca e Maria Annunciata, per il fratello Alessandro, per gli amici: dall’altra sera anche gli ultimi due del «branco» che aggredì Nicola in Corticella Leoni, per una sigaretta negata, la notte del 29 Aprile del 2008, mandandolo in coma a suon di botte e provocandone la morte arrivata dopo giorni di agonia, non hanno più scappatoie per sottrarsi alle loro responsabilità.
Corsi e Vesentini rischiano così di entrare in carcere a Montorio, dove ancora si trova Raffaele Dalle Donne (condannato a 7 anni e 5 mesi), mentre Nicolò Veneri e Federico Perini hanno già scontato la pena di 11 anni e un mese di galera. Caso chiuso, quindi. Dopo quasi 12 anni di aule di tribunale, di colpi di scena, di aspettative disattese, di tempi infiniti per mettere insieme tutti i pezzi di questa terribile vicenda, alla fine, dopo una attesa record, giustizia per Nicola è fatta.