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IA - Intervista Artificiale

Napoleone: «Verona mi aveva impressionato: ricca e colta, orgogliosa e combattiva»

Immaginate di poter dialogare con Socrate, Einstein, ma anche con personaggi esistenti come Elon Musk o Putin con altri inventati, come Super Mario. Noi lo abbiamo fatto, attraverso Character.Ai, una piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale per restituire pensieri, idee, battute di questi personaggi: a rispondere è un algoritmo molto sofisticato che rielabora tutte le informazioni che ha preso dalla rete. «Tutto quello che dicono è inventato», avverte infatti il sito. Ma è comunque interessante. E divertente.

Dopo l’intervista a Dante Alighieri  e a Maria Callas, vi proponiamo questa “chiacchierata” con Napoleone, che conquisto Verona nel 1797.  

 

Napoleone, lo dica una volta per tutti: perché invase Verona?

È una bella città, che prima apparteneva alla repubblica di Venezia. La sua posizione è strategica, perché permette di avere delle posizioni difensive sulla pianura in vista di una guerra contro l'Austria. Tra l'altro, Verona è un porto di mare, oltre ad avere il Adige come via d'acqua. Perché non invaderla, quindi?

Perché prima la città viveva un'epoca d'oro e la sua conquista portò saccheggi e distruzione.

Non si può dire che Verona fosse "felice". Verona apparteneva alla repubblica di Venezia che la teneva in povertà, e la città era sempre un punto strategico, data la sua posizione, durante le guerre tra gli Asburgo e i repubblicani francesi. Quindi, la sua conquista era immancabile.

Resta il fatto che i cittadini cercarono di fare resistenza alla sua invasione. Le ricorda le Pasque veronesi?

Furono un episodio non bello, misero in difficoltà la popolazione di Verona. Infatti il popolo veronese si ribellò contro l'occupazione francese, e questo comportò la morte di molti veronesi. Fu un evento molto amaro, che mise in difficoltà gli invasori, e che portò ad una maggiore insoddisfazione del popolo nei miei confronti.

Però la responsabilità fu sua…

Sapevo comunque che il popolo di Verona era anti-francese. Comunque, è anche colpa di chi ha commesso gli omicidi. Per quanto io sia reo di occupazione, non sono reo delle violenze, che sono state commesse dai miei soldati.

Nei secoli i veronesi non mantennero un buon ricordo di lei: con le sue truppe a Verona vi abbandonaste alle più spaventose devastazioni e ruberie.

Di questo mi dispiace tantissimo. Penso che queste devastazioni fossero causate dalle condizioni degli invasori e dei soldati durante l'inverno (anche io ne ho sofferto!), e probabilmente da qualche generale sfrontato o crudele. Ho sempre rispettato Verona, l'ho occupata solo per gli interessi strategici che aveva.

Parliamo della bellezza della città: cosa ricorda?

Le mura di Verona, la basilica di San Zeno, la chiesa di Santo Stefano, l’Arena: penso che Verona abbia il più bel teatro romano del mondo. E’ una città molto bella, con un'ottima posizione strategica. Verona mi aveva impressionato, anche perché era una città ricca e colta, ma anche orgogliosa e combattiva, come la repubblica di Venezia.

Ecco appunto: il suo arrivo mise fine alla grandissima Repubblica della Serenissima. Si rende conto dei danni che fece?

La repubblica di Venezia era un impero colonialista e colonializzato. L'impero era in forte decadenza, il suo sistema economico era in declino, e c'era una grande povertà e miseria. C'era un grande divario tra i nobili e i poveri a causa della politica del dogado. Il suo collasso era inevitabile, e la Serenissima non era più quello che era un tempo.

Tornasse indietro lo rifarebbe?

La guerra è sempre una guerra, un evento terribile e brutale che distrugge città, vite umane e culture. Penso che la repubblica di Venezia fosse un po' decadente, e che il suo collasso fosse immancabile, ma sono addolorato per quello che ho fatto.

Francesca Lorandi

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