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Zaia in conferenza stampa

«Scuole, la chiusura non dipende dai trasporti ma serve a contenere il contagio. Zona rossa? Non penso»

Luca Zaia in conferenza stampa
Luca Zaia in conferenza stampa
Zaia, punto stampa 7 gennaio

Dalla sede della protezione civile di Marghera la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento del contagio da coronavirus e sulle misure restrittive in Veneto.

 

I DATI

"I positivi nelle ultime 24 ore sono 3.596, il 14% di quelli effettuati, ma perché nelle giornate di feste si fanno quelli di conferma, non di screening. I ricoverati sono 3.367, dei quali 2.978 in area non critica e 389 in terapia intensiva, dove crescono di 15 unità, ma il trend è di discesa. Le terapie intensive non covid occupate sono 250"

 

ZONA ARANCIONE 

"Non so se l'incidenza dei contagiati su 100.000 abitanti verrà valutata da adesso o dal prossimo bollettino. Perché dall'indice R-t, che è attorno all'1, rimarremmo in zona gialla. Il Governo ci ha annunciato il pericolo di una terza ondata: noi presidenti di Regione ci rimettiamo a quello che dice l'Istituto superiore di Sanità. Non auspico questa o quella zona, dico solo che non penso che saremo in zona rossa".

 

IL VIRUS NON E' PIU' QUELLO DI MARZO E VACCINI

"Il virus di marzo non c'è più, questo è un virus diverso, è più contagioso. Ci sono otto varianti, di cui due venete. Da primavera è cambiato tutto: lo spirito dei cittadini è diverso".

"Oggi finiamo i vaccini che ci sono stati consegnati, fortunatamente ne arrivano altri. Fra due-tre settimane speriamo di vedere risultati. Con il 25 gennaio contiamo di aver vaccinato tutti gli operatori sanitari e gli ospiti delle case di riposo"

 

I RISTORI

"Il tema è quello dei ristori: bisogna aiutare ristoratori, palestre, turismo e tutti quelli messi in difficoltà"

 

GLI USA

"Gli Usa sono la culla della democrazia: questo è un attacco alla democrazia. Non accettare un voto è un attacco alla democrazia. Si può andare in tribunale, ma non si possono fare certe cose: non oso immaginare cosa sarebbe successo in Italia con scene del genere. L'ultima volta queste scene le abbiamo viste in Libia. Trump dovrebbe fare dichiarazioni in direzione opposta"

 

LE SCUOLE

"Chiudere le scuole è una sconfitta, capisco i ragazzi, ma non le abbiamo chiuse per puntiglio, ci sono molti esperti che lo consigliano. La chiusura non c'entra niente coi trasporti: è un tema di sanità pubblica". Poi l'assessore Elisa De Berti conferma che il piano dei trasporti era pronto e respinge le accuse sul presunto immobilismo della regione sul tema.

 

 

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