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Dal fine settimana

Nuovi criteri, in Veneto probabile la zona arancione

Ora è praticamente certo: il Veneto sarà dichiarato zona arancione. Come aveva fatto presagire il governatore Luca Zaia, i nuovi criteri fissati dal Governo sulla base delle indicazioni del Ministero della salute e dell’Iss Istituto superiore di sanità non guardano più solo all’indice Rt di trasmissione del virus, ma anche al numero di nuovi casi positivi ogni 100 mila abitanti registrati in ciascuna regione.

D’altra parte il presidente Silvio Brusaferro era stato chiaro già prima di Natale: «Il periodo natalizio è un’opportunità molto importante per abbassare ulteriormente la curva dei contagi. L’obiettivo è arrivare a 50 casi per 100 mila abitanti in una settimana, perché solo così abbiamo certezza di poter contenere l’espandersi del virus». Così non è stato. E quindi sabato e domenica sarà come noto area arancione ovunque, ma nel nuovo decreto legge pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale è sancito che poi «fino al 15 gennaio il Ministro della salute con propria ordinanza applica a una o più regioni nel cui territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti» proprio quei vincoli della zona “ arancione” o “rossa”, a seconda del grado di rischio: se una regione è collocata in “scenario 2” con livello di rischio moderato o superiore, scatta l’ arancione. Se è in “scenario 3” con livello di rischio moderato o superiore, è fascia rossa.

 

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I NUMERI DEL VENETO. Sarà decisivo, ovviamente, il risultato del nuovo esame settimanale che la “Cabina di regia” del Ministero della salute divulgherà probabilmente domani, se non già oggi. Ma appunto quel vincolo di “50 nuovi casi positivi ogni 100 mila abitanti” mette già il Veneto sicuramente in zona arancione. Perché la settimana scorsa la “pagella” ha assegnato al Veneto 444 casi su 100 mila, quindi quasi dieci volte tanto il limite, e nelle settimana precedenti i casi erano stati addirittura oltre 500 e poi 496.

RISCHIO AREA ROSSA? Bisognerà aspettare i verdetti ufficiali, ma a prima vista bisogna dire che il Veneto in questo momento non rischia di finire addirittura in fascia rossa. Sempre l’esame della Cabina di regia della settimana scorsa infatti ha assegnato alla nostra regione uno “scenario 2”, cioè con una diffusione del virus “sostenuta e diffusa, ma non fuori controllo” (perché se no sarebbe “scenario 3”). E ha indicato una classe di rischio “moderato, pur ad alta possibilità di progressione verso un rischio “alto”. Sono cioè esattamente quelle condizioni che indicano in base al nuovo decreto legge una fascia “ arancione”. Anche perché nei giorni scorsi si diceva che sarebbe stato abbassato a 1,25 il valore di Rt per passare ad area rossa. Ma il Veneto, pur restando sopra 1, era ben sotto l’1,25.

Piero Erle

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