<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Coronavirus

Con altri 97 ricoveri Veneto in zona gialla, ma le regole resterebbero quasi le stesse

Folla ai mercatini (foto Marchiori)
Folla ai mercatini (foto Marchiori)
Folla ai mercatini (foto Marchiori)
Folla ai mercatini (foto Marchiori)

Un'altra settimana "in bianco", poi, salvo un'inversione di tendenza, per il Veneto sarà zona gialla. Lo dicono i numeri del contagio, in continua crescita. Solo negli ultimi sette giorni i casi Covid registrati sono stati 19.730, mentre i ricoveri sono aumentati di 194 unità in area non critica e 11 in terapia intensiva. Due dei tre parametri fissati per passare in zona gialla sono già stati superati: incidenza (superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti) e occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti Covid (superiore al 10%). Rimane la percentuale di occupazione dei posti letto in area non critica, che giorno dopo giorno si sta avvicinando al valore soglia del 15%. Si va quindi delineando lo scenario che il governatore Luca Zaia ha preannunciato da giorni: il rischio che il "giallo" scatti proprio con il lunedì della settimana di Natale. Il 15% significa infatti giungere a 900 pazienti "attualmente positivi" nei reparti medici, e ad oggi il Veneto è a quota 803. Significa che mancano ancora 97 posti letto da occupare per casi di SarsCov2 e poi ci sarà la certezza matematica che venerdì prossimo con il nuovo esame settimanale la Cabina di regìa del Ministero della salute indicherà che bisogna applicare le regole da area gialla anche al Veneto.

L'unica sostanziale differenza in questo momento è l'obbligo di mascherina all'aperto, che per altro in alcuni comuni - come quelli di Vicenza, Bassano, Schio e Thiene - è già stata introdotta. Fino al 6 dicembre c’erano altre minime differenze tra zona bianca e zona gialla, che però sono venute meno con l’entrata in vigore del green pass "rafforzato", il certificato che si può ottenere solo con la vaccinazione o con la guarigione dal coronavirus. Per quanto riguarda il lavoro resta obbligatorio il green pass "base", mentre a scuola è confermata la presenza se non ci sono casi in aula; per bar, ristoranti, stadi, teatri, discoteche, feste o cinema l'accesso è sempre consentito per chi è in possesso del green pass "rafforzato", mentre anche in zona bianca questi luoghi non sono accessibili per chi non lo possiede (nei bar e nei ristoranti è consentito solo l'asporto, la consumazione all'aperto o al banco per chi è senza green pass rafforzato).

Gli spostamenti sono sempre liberi anche fuori regione e non c'è coprifuoco. 

Suggerimenti