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LA CONFERENZA STAMPA

Zaia: «Il virus ci sta mettendo di nuovo sotto pressione. Alto rischio fascia gialla a Natale»

Luca Zaia
Luca Zaia
Luca Zaia - diretta 07 dicembre 2021

«È verosimile che la prossima settimana in Veneto sarà ancora bianca, quella dopo, a Natale probabilmente sarà gialla». Lo ha detto in conferenza stampa il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Questo è il segno», ha aggiunto Zaia, «che il virus, pur placcato dalla vaccinazione, ci sta nuovamente mettendo sotto pressione. Riusciamo a gestire la situazione, per ora, il limite è l’occupazione dei reparti in area non critica. Zona gialla vuol dire uso della mascherina all’aperto, mentre per i posti a sedere nei ristoranti si bypassa con il super Green pass. Per i matrimoni e le cerimonie invece si prevede il tampone».

 

Il Veneto segna oggi un balzo preoccupante dei casi positivi al Covid: sono 2.960 contro i 1.709 di ieri. Attualmente i positivi sono 40.648. I morti registrati sono 6. Questi sono i dati diffusi questa mattina dalla Regione Veneto.


 

 

E Zaia ha aggiunto: «Ci stiamo attivando per la riapertura dei Covid hospital, in via preventiva».  «A Treviso», ha precisato, «il san Camillo sarà attivato il 9 dicembre, per Schiavonia sarà questione di ore. Ci saranno manifestazioni di protesta, come se ci divertissimo ad aprire queste strutture. Non tutti i Covid hospital saranno attivati, ma se vi è riscontro di necessità il benestare è dato a monte». 


Il totale dei decessi raggiunge quota 12.014 dall’inizio della pandemia. Quello dei positivi ricoverati attualmente è pari a 106. Sono salite a 8.037.874, grazie alle 47.463 inoculate nelle ultime ore, le dosi somministrate in Veneto, grazie soprattutto ai booster. Per 3.432.738 casi si tratta di prime dosi (+ 3.702) mentre i cicli completati sono 3.858.288 (+1.775). Le terze dosi toccano quota 746.848 (+41.986).

 

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

 

Intanto un secondo caso di variante «Omicron» del virus Sars-Cov2 è stato sequenziato in Veneto. Si tratta - ha aggiunto Zaia - di una donna di 77 anni, residente a Padova. È stata sottoposta a terapia monoclonale. La prima variante era stata sequenziata il 3 dicembre scorso in un 40enne vicentino, tornato dal Sudafrica. La moglie e uno dei figli invece, erano stati contagiati dalla variante Delta, contratta probabilmente in altre occasioni. Un altro sequenziamento è in corso sulla figlia più piccola della coppia. Tutti sono in buone condizioni. 

 

INDICATORI DI RISCHIO

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