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Ordinanze di Speranza e Zaia

Veneto in zona gialla, scatta l'obbligo di mascherine anche all'aperto. Le regole e le raccomandazioni

Veneto in zona gialla
Veneto in zona gialla
Veneto in zona gialla
Veneto in zona gialla

Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ufficializzato quanto per il Veneto si temeva già da qualche settimana, ovvero il passaggio in zona gialla, insieme a Marche, Liguria e  Provincia autonoma di Trento. L’ordinanza entrerà in vigore da lunedì, ma già da oggi, per effetto di un altro provvedimento, quello emanato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, si introducono nuovi obblighi che di fatto anticipano di due giorni la zona gialla. Primo fra tutti l'obbligo di indossare sempre la mascherina, obbligo che alcuni comuni come Verona, Bussolengo,  Lazise, avevano già introdotto la scorsa settimana.

 

LE REGOLE IN ZONA GIALLA

L'unica sostanziale differenza in questo momento è l'utilizzo obbligatorio della mascherina all'aperto. Per il resto per chi ha il Green pass rafforzato non cambia nulla: per lavorare resta valido il green pass base e nelle scuole scatta la quarantena di tutta la classe con un caso positivo. 

Per bar, ristoranti, stadi, teatri, discoteche, feste o cinema  l'accesso è consentito solo a chi è in possesso del Green Pass rafforzato (ovvero quello conseguente a vaccino o guarigione), mentre anche in zona bianca questi luoghi non sono accessibili per chi non lo possiede (nei bar e nei ristoranti è consentito solo l'asporto, la consumazione all'aperto o al banco per chi è senza green pass rafforzato). Gli spostamenti sono sempre liberi anche fuori regione e non c'è coprifuoco. Nei ristoranti non c'è la regola dei quattro non conviventi per tavolo.

 

L'ORDINANZA ZAIA FINO AL 16 GENNAIO

L'ordinanza firmata da Zaia anticipa ad oggi alcuni obblighi della zona gialla e introduce delle raccomandazioni.

Comportamento personale:

  • Al di fuori dell'abitazione, è obbligatorio l'uso corretto della mascherina a protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi all’aperto, pubblici o aperti al pubblico, ad eccezione dei bambini di età inferiore a sei anni e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità.

Misure per lo screening:

  • Per tutti gli operatori in servizio nelle strutture sanitarie ospedaliere e socio-sanitarie territoriali pubbliche e private (residenziali e semi-residenziali) viene  aumentata la frequenza di testing dei programmi di screening, prevedendo un test ogni 4 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione, al fine di intercettare tempestivamente eventuali casi positivi, fermi restando gli ulteriori obblighi previsti dalla stratificazione del rischio in capo all’Azienda Sanitaria o alla Struttura socio-sanitaria o socio-assistenziale;
  • è obbligatorio sottoporre a test per SARS-CoV-2 i degenti al momento dell’accesso alle strutture sanitarie e ogni 4 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione.

 

Strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali residenziali:

  • Si consente l'accesso a un solo accompagnatore del paziente e utente all’interno delle strutture sanitarie;
  • Si consente un solo visitatore a pazienti ed ospiti delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali residenziali;
  • sono sospese le visite agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e non autosufficienti da parte di minori di anni 12;
  • sono sospesi i rientri in famiglia degli ospiti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali residenziali. Nel caso di situazioni specifiche valutate dalla Direzione della struttura, le uscite devono essere limitate ai soggetti asintomatici e in regola con il ciclo vaccinale, inclusa la somministrazione della dose booster secondo i tempi previsti dal calendario vaccinale, prevedendo al rientro in struttura un periodo di quarantena della durata di 7 giorni con effettuazione di un test al rientro ed uno al settimo giorno;
  • è obbligatorio per l’ingresso di nuovi ospiti all’interno della struttura socio-sanitaria o socioassistenziale residenziale un periodo di quarantena della durata di 7 giorni con effettuazione di un test all’ingresso ed uno al 7° giorno.

Scuola: 

  • è obbligatorio, nei contesti per cui il protocollo nazionale prevede la “sorveglianza con testing”, di quarantena di tutti i contatti scolastici in attesa di effettuazione del primo test di sorveglianza e della relativa comunicazione di esito negativo. 

 

Raccomandazioni:

  1. Auto-isolamento domiciliare in caso di sintomatologia respiratoria e/o febbre;
  2. adesione alla campagna vaccinale delle persone non ancora vaccinate o con vaccinazione incompleta;
  3. adesione, nell’intervallo minimo previsto, alla somministrazione della terza dose (dose booster) per tutti i soggetti per i quali è prevista;
  4. adozione, da parte delle Amministrazioni locali, di tutte le misure possibili per prevenire gli assembramenti nei luoghi pubblici;
  5. rispetto di tutte le misure di prevenzione quali: utilizzo della mascherina, igiene delle mani, igiene respiratoria, distanza interpersonale, aerazione frequente degli ambienti chiusi;
  6. sottoporsi all’effettuazione di un test per la ricerca di SARS-CoV-2, anche in autoprelievo, prima di incontrare amici e familiari in particolare nei luoghi chiusi, soprattutto in presenza di persone anziane e/o fragili;
  7. promozione dello smart working in tutti i contesti lavorativi, ove possibile;
  8. limitare feste, manifestazioni, eventi pubblici e privati che comportano assembramenti. 

 

Giorgia Cozzolino

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