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L'EVENTO

Un catena umana da Guinness dei primati: 40mila persone unite per "50 Miglia", da Brescia a Bergamo

Da piazza Loggia di Brescia a piazza Vecchia di Bergamo passando per oltre 20 paesi delle due province con luogo «simbolo» il ponte di Paratico
"50 Miglia": la catena umana Brescia-Bergamo

Una catena umana da Guinness dei primati: 40mila persone, unite da altrettante strisce di tessuto fatta a mano, per unire Brescia e Bergamo, le due città "Capitale" della cultura. Da piazza Loggia di Brescia a piazza Vecchia di Bergamo passando per oltre 20 paesi delle due province con luogo «simbolo» di incontro il ponte di Paratico. Sul ponte anche la sindaca di Brescia, Laura Castelletti (presente pure l'ex primo cittadino bresciano Emilio Del Bono) e il suo omologo bergamasco Giorgio Gori (insieme a sua moglie Cristina Parodi). L'appuntamento, inserito all'interno del palinsesto della Capitale italiana della cultura, è organizzato dall'associazione delle donne "sferruzzatrici" di Viva Vittoria. 

L'appuntamento

Un flashmob da record quello che alle 11 ha unito in una catena umana Brescia e Bergamo, grazie a «Viva Vittoria Bergamo Brescia», che in occasione di questo anno di Capitali della cultura italiana, hanno promosso il progetto «50 Miglia di Viva Vittoria». Un lavoro lungo mesi per confezionare sciarpe da un metro e mezzo (in ricordo della distanza interpersonale imposta durante la pandemia) tenute in mano questa mattina da migliaia di persone che si sono letteralmente legate tra loro da piazza Loggia di Brescia a piazza Vecchia di Bergamo, passando per oltre 20 paesi delle due province.

BgBs23, la catena di Viva Vittoria

L'idea originale a sostegno dei giovani in difficoltà

Le sciarpe che sono state create ai ferri e all’uncinetto sono 80mila, il doppio di quelle che, in origine, gli organizzatori si erano posti come obiettivo. Questo perché da gennaio donne e anche uomini di ogni età si sono messi a lavorare a maglia dietro la guida delle volontarie di «Viva Vittoria», un progetto nato nel 2015 per mandare un segnale contro la violenza sulle donne. Un progetto che oggi ha ampliato i suoi orizzonti, oltre che le sue presenze, come dimostra da un lato la partecipazione al flashmob di questa mattina, dall’altro la finalità della raccolta fondi legata al progetto delle 50miglia: non più, per lo meno questa volta, il contrasto alla violenza contro le donne, bensì il sostegno ai giovani con problemi derivanti anche dalla pandemia.

I destinatari dei fondi 

I fondi raccolti sommando i 3 euro della singola iscrizione infatti saranno devoluti al Centro per i disturbi del comportamento alimentare – Casa di cura Palazzolo dell'Istituto Palazzolo di Bergamo, al «Programma Angelo Cocchi» dell'Asst Bergamo ovest di Treviglio e all’unità operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Asst Spedali Civili di Brescia.

Gli eventi collaterali 

Al termine della catena umana di questa mattina, per tutto il giorno sono in programma eventi di enogastronomia, musica e spettacolo, in particolare nei locali di ristorazione che hanno aderito al progetto proponendo menu speciali nelle località situate lungo il percorso delle 50 miglia.

Irene Panighetti e Redazione web

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