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Il giuramento

Nasce il Governo, Giorgia Meloni: «Serviremo l'Italia con orgoglio, subito al lavoro»

Il nuovo esecutivo è formato da ventiquattro ministri di cui sei donne.
Foto di gruppo del neonato Governo
Foto di gruppo del neonato Governo
Giuramento nuovo Governo

Il giuramento al Quirinale

Giorgia Meloni ha giurato nelle mani del capo dello Stato e ha poi atteso accanto a Mattarella che si completasse il giuramento dei suoi ministri. Meloni era giunta pochi minuti dopo le 10 al Quirinale. 

Dopo il giuramento al Quirinale il premier Giorgia Meloni e tutti i ministri si sono messi in posa per la foto di rito con il Capo dello Stato. Successivamente un breve scambio di saluti con il presidente della Repubblica nella sala degli specchi.

«Ecco la squadra di Governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l’Italia. Adesso subito al lavoro». Lo twitta il premier Giorgia Meloni appena uscita dal Quirinale dopo il giuramento del suo governo.

«Questa volta il tempo è stato breve» grazie alla «chiarezza dell’esito elettorale», ha commentato Mattarella. Ventiquattro i ministri di cui sei donne. 

 

Giorgia Meloni, il giuramento
Giorgia Meloni, il giuramento

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21 ottobre: conferito l'incarico 

ORE 17.50. Sergio Mattarella ha conferito a Giorgia Meloni l'incarico di formare la squadra di governo. Giorgia Meloni ha accettato senza riserve ha consegnato a Mattarella la lista dei ministri.

Esce Giorgia Meloni e comunica la lista dei ministri

 

Ministri senza portafoglio

  • Luca Ciriani - Rapporti parlamento
  • Gilberto Pichetto Fratin - Pubblica amministrazione
  • Roberto Calderoli - Affari regionali e autonomie
  • Sebastiano Musumeci - Mare e Sud
  • Raffaele Fitto - affari europei e pnrr
  • Andrea Abodi - Ministro sport e giovani
  • Eugenia Roccella - Famiglia natalità pari opportunità
  • Alessandra Locatelli - Disabilità
  • Maria Elisabetta Casellati - Riforme istituzionali

 

Ministri con portafoglio

  • Antonio Tajani - Esteri (e vicepresidente consiglio)
  • Matteo Piantedosi - Interni
  • Carlo Nordio - Giustizia
  • Guido Crosetto - difesa
  • Giancarlo Giorgetti - Finanze
  • Adolfo Urso - Imprese e made in Italy
  • Francesco Lollobrigida - Agricoltura
  • Paolo Zangrillo - Ambiente
  • Matteo Salvini - Infrastrutture (e vicepresidente consiglio)
  • Marina Calderone - Lavoro
  • Giuseppe Valditara - istruzione e merito
  • Annamaria Bernini - Università
  • Gennaro Sangiuliano - Cultura 
  • Orazio Schillaci - Salute
  • Daniela Santanché - Turismo

 

  • Alfredo Mantovano - Sottosegretario al consiglio dei ministri

 

Le parole di Mattarella

Dopo Meloni, è intervenuto anche il presidente della repubblica Sergio Mattarella. Poche parole ma chiare: sottolineando la velocità con cui si è arrivati alla formazione del Governo a un mese dal voto, grazie all'esito del voto, Mattarella ha ringraziato il "governo uscente che nei tre mesi esatti dalla data di scioglimenti delle Camere ha fatto fronte alle esigenze di guida del Paese". E ha poi aggiunto: "Rivolgo con spirito di collaborazione gli auguri di buon lavoro al nuovo Governo, che da domani mattina con il giuramento inizierà a svolgere i suoi compiti".

 

Ore 16.30- Meloni da Mattarella

Giorgia Meloni è da Sergio Mattarella, che le darà l'incarico di presidente del Consiglio. Il colloquio dura oltre un'ora.

 

Il presidente della Repubblica Sergio Matterella con la presidente del consiglio Giorgia Meloni
Il presidente della Repubblica Sergio Matterella con la presidente del consiglio Giorgia Meloni

Ore 14.30 - la convocazione al Quirinale

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato per le ore 16,30 di questo pomeriggio, al Palazzo del Quirinale, l'onorevole Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia, una volta lasciati gli uffici del suo partito, è scesa al ristorante di Montecitorio per la pausa pranzo.

 

Ore 10.50 - undici minuti di consultazioni

Consultazioni rapidissime per la coalizione di centrodestra, al Quirinale. Il colloquio di tutti i leader con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sarebbe durato 11 minuti, una ventina compreso il tempo dell’arrivo nel cortile del palazzo e l’uscita con l’altrettanto breve dichiarazione letta da Giorgia Meloni alla stampa.

 

Giorgia Meloni e la delegazione di centrodestra dopo l'incontro con Mattarella
Giorgia Meloni e la delegazione di centrodestra dopo l'incontro con Mattarella

«La delegazione del centrodestra che ha incontrato il presidente ha convenuto sulla necessità di dare un nuovo governo nel minore tempo possibile perchè le urgenze sono moltissime a livello nazionale e internazionale . Tutta la coalizione che non a caso si è presentata insieme alle consultazioni, ha dato indicazione unanime proponendo la sottoscritta». Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni al termine delle consultazioni al Quirinale, parlando a nome della delegazione del centrodestra. Il centrodestra ha proposto «al presidente della Repubblica l’indicazione della sottoscritta come persona incaricata a formare il governo. Attendiamo le determinazioni del Presidente della Repubblica e già da ora siamo pronti, vogliamo procedere nel minor tempo possibile».

Breve scambio di battute tra i leader di centrodestra nel cortile del Quirinale appena dopo aver svolto le consultazioni per la formazione del Governo con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Silvio Berlusconi, aiutato da Matteo Salvini a scendere gli scalini, è apparso sorridente e ha stretto la mano a Giorgia Meloni mentre attendeva la sua auto. Gli altri leader, subito dopo, hanno lasciato il Quirinale a piedi per recarsi nel piazzale per prendere le loro auto senza fermarsi con i giornalisti.

Possibile incarico già nel pomeriggio

L'’eventuale incarico a Giorgia Meloni per la formazione del governo potrebbe avvenire nel pomeriggio. La prassi, infatti, spiegano al Quirinale, prevede che il capo dello Stato si prenda una pausa di riflessione dopo l’incontro di questa mattina con la delegazione di centrodestra. Si attende quindi un comunicato della Presidenza della Repubblica che chiama al Quirinale il premier che sarà incaricato.

Dal Quirinale non aggiungono altro ma fonti parlamentari fanno sapere che, con tutta probabilità, ciò non avverrà fino alla conclusione del Consiglio Europeo di Bruxelles dove è impegnato a rappresentare l’Italia Mario Draghi. Quindi tutto fa pensare che possa avvenire una chiamata nel tardo pomeriggio di oggi.

Ore 7 - ipotesi incarico lampo

Per la formazione del nuovo Governo la Meloni lavora a un «incarico lampo», già oggi, venerdì 21 ottobre. La premier in pectore salirà per le consultazioni al Quirinale insieme a tutta la coalizione del centrodestra, ma al termine del colloquio con Mattarella dovrebbe essere solo lei a parlare per tutti. Ieri a Bruxelles le rassicurazioni di Tajani al Ppe: «Fi con Nato e contro Mosca». Blinken ringrazia Di Maio e assicura collaborazione col nuovo governo italiano.

 

Prima giornata di consultazioni

20 OTTOBRE 2022. Si sono aperte questa mattina le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo Governo. I primi ad incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono stati i presidenti delle due Camere,  Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Entrambi sono stati a colloquio per circa quindici minuti. «Il colloquio è stato come sempre molto cordiale e devo dire che è sempre emozionante stare con il presidente», ha commentato il presidente del Senato Ignazio La Russa, in un breve saluto ai giornalisti.

Domani mattina toccherà invece alla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, salire al Colle. Meloni farà parte della delegazione del centrodestra che si recherà domattina alle 10.30 al Palazzo del Quirinale per le consultazioni per la formazione del nuovo Governo. Per FdI saranno presenti i presidenti dei gruppi parlamentari al Senato e alla Camera, Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. Lo comunica in una nota Fratelli d’Italia.

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M5S, Conte: «Vocazione europeista»

«Ci aspettiamo un esecutivo a forte vocazione europeista, è necessaria è indiscutibile, un esecutivo che abbia chiara la collocazione euro-atlantica, pronto per affrontare la crisi in atto economica e sociale». Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, al termine delle consultazioni al Quirinale.

Terzo Polo, Calenda: «opposizione senza sconti»

«Azione e Italia viva saranno all’opposizione di questo governo, senza sconti. Un’opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Abbiamo chiara l’importanza in democrazia del ruolo dell’opposizione», «non pregiudiziale, sino a quando viene rispettato il collocamento italiano nel mondo, in Ue e con i partner atlantici. Su questi temi non è possibile alcun compromesso», ha proseguito Calenda esprimendo «viva preoccupazione» per le parole di Berlusconi, «incidenti» che «danno la sensazione del traballare della politica estera. Serve un chiarimento definitivo da parte del governo e della maggioranza».

«Un sostegno al governo di centrodestra? Non c’è questa possibilità. C’è una maggioranza che ha vinto e deve governare nella consapevolezza che ha vinto ma non ha il 90% del Paese. Da noi non arriverà un sostegno sulla fiducia a questo governo ma se presentano il rigassificatore di Piombino o un pacchetto per le bollette noi lo votiamo», ha concluso Calenda del Terzo Polo al Quirinale ribadendo che questo è «pienamente concordato con Matteo Renzi».

Verdi

«Abbiamo auspicato che nella formazione del nuovo governo i futuri ministri rispettino gli obblighi internazionali riguardo gli obiettivi climatici. L’Italia ha sottoscritto impegni importanti, avere ministri che vanno in direzione opposta sarebbe un problema anche nelle relazioni col resto dell’Europa. Chiediamo la massima vigilanza affinché alla guida del ministero della transizione ecologica rispetti questi obblighi internazionali». Lo ha detto Angelo Bonelli, della componente Alleanza Verdi e Sinistra, al termine delle consultazioni col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Abbiamo fatto i migliori auguri al Mattarella, punto di riferimento per tutto il Paese. Menomale che c’è Mattarella».

Più Europa

«Abbiamo detto al presidente della Repubblica che se l’incarico di formare il governo sarà assegnato a uno o una esponete della maggioranza ci prepareremo a fare un opposizione seria e rigorosa, a partire dal tema dei diritti e dei diritti civili. Non solo non si devono fare passi indietro ma bisogna conquistare nuovi spazi in avanti. Faremo opposizione a qualsiasi tentativo di spostare l’asse dell’Italia rispetto all’Ue venendo meno al protagonismo conquistato da Draghi». Lo ha detto Benedetto della Vedova, di Più Europa, componente del gruppo misto alla Camera, al termine della consultazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 A suo avviso «il governo» di Giorgia Meloni «sarà come la sua politica sovranista e reazionario». Secondo il deputato Riccardo Magi (+Europa) Meloni «è poco credibile».

Gruppo Misto e «Per le Autonomie»

La delegazione del gruppo Misto, presieduta da Manfred Schullian, è giunta stamattina al Quirinale per le Consultazioni con il presidente Mattarella. Oltre che da Schullian, la delegazione è composta da Riccardo Magi, Presidente della componente «+Europa», Benedetto Della Vedova, membro della componente «+Europa», Franco Manes, membro della componente Minoranze Linguistiche e Francesco Gallo, membro della componente «Sud chiama Nord».

«Abbiamo espresso la nostra preoccupazione per le ricette espresse dal centrodestra in campagna elettorale, perché crediamo che non riusciranno a rispondere ai grandi temi aperti di questo Paese, attraversato dalla questione della diseguaglianza sociale», ha spiegato il presidente del Gruppo Misto del Senato Peppe De Cristofaro. 

«In passato abbiamo avuto grandi problemi con Fratelli d’Italia, spero che avranno in futuro con noi un approccio più costruttivo, che questi toni appartengano al passato e che riusciremo ad avere una collaborazione», ha detto la senatrice Julia Unterberger del Gruppo Parlamentare «Per le autonomie». «Questa volta parlo prima in italiano così evitiamo polemiche».

Lasciando il Quirinale, con questa battuta la senatrice  Unterberger si è presentata davanti ai giornalisti, memore di un battibecco avvenuto con un cronista a fine gennaio, quando iniziò le interviste in tedesco rispondendo a una troupe del Sud Tirolo, dopo un incontro con il capo dello Stato.

«Faremo coordinamento con le altre opposizioni? Noi siamo nel campo delle opposizioni, purtroppo ieri la squadra è partita molto male perchè Pd e M5s si sono divisi tutte le sette cariche per l’opposizione, ci hanno tagliati fuori e hanno escluso anche il Terzo polo, che forse puntava a una posizione troppo alta. Trovo che non sia un segno di solidarietà, e in questo modo hanno anche perso un segretario d’Aula: se facevano candidare il nostro probabilmente riceveva anche i voti della destra».

«Abbiamo chiesto attenzione per la Sicilia e la sua autonomia, e che si faccia attenzione a che le grandi opere che il Sud attende da anni vengano portate a compimento. Su questo faremo una valutazione sulla lista dei ministri: vogliamo capire se è confermato il ministero del Mezzogiorno». Lo ha detto al Quirinale Dafne Musolino di Sud chiama Nord. 

 

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