<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La tragedia di Caldes

La fidanzata del ragazzo ucciso dall'orso contro la Lucarelli: «Siete voi gli animali che banchettano sul dolore altrui»

Alessia Gregori con Andrea Papi e Selvaggia Lucarelli
Alessia Gregori con Andrea Papi e Selvaggia Lucarelli
Alessia Gregori con Andrea Papi e Selvaggia Lucarelli
Alessia Gregori con Andrea Papi e Selvaggia Lucarelli

Alessia Gregori, fidanzata di Andrea Papi, il 26enne ucciso da un orso nei boschi del Trentino, ha dato una risposta molto dura all'opinionista Selvaggia Lucarelli, che era intervenuta sui social sulla vicenda accaduta a Caldes.

Alessia, che ha studiato fisioterapia a Verona, ha contestato in particolare il passaggio in cui la Lucarelli  si chiede «quanto si sia fatta prevenzione, quanto si preparino locali e turisti a gestire l’eventuale incontro, quanto i percorsi siano decisi per scongiurare il più possibile i pericoli» e ancora «che diritto abbiamo noi di uccidere un animale che non si introduce in casa nostra, ma un animale che vive in un bosco nel quale noi ci avventuriamo».

Alessia scrive: «Signora Lucarelli non so se le è chiaro che noi nel bosco ci viviamo, esci dalla porta di casa e sei le bosco. Nessuno cerca niente, nessuno è uno sprovveduto. L'orso ha fatto quello che l'istinto gli diceva e la colpa non è sicuramente attribuibile all'animale. Se non si ha cognizione di causa è meglio tapparsi la bocca e lasciar fare chi se ne intende. Siete voi gli animali che banchettano sul dolore altrui»

 

 

Tosi: «Spostare gli orsi in zone non abitate dall'uomo»

Per Flavio Tosi, deputato di Forza Italia, «serviva la tragedia del povero runner Andrea Papi in Val di Sole per scoperchiare il vaso di Pandora? Uomo e orso non possono convivere e lo stesso vale per l’uomo con il lupo e i grandi predatori». Dunque, secondo l’ex sindaco di Verona, «la soluzione non è l’abbattimento, è spostare gli orsi in territori non antropizzati, ha ragione lo scrittore ed esperto di montagna Paolo Cognetti». Tosi, che ricorda di essere cacciatore, spiega che vanno distinte le specie animali in natura: «l’orso fa l’orso e il lupo fa il lupo, i grandi predatori sono appunto grandi predatori. Non si possono fare ricadere su queste specie gli errori dell’uomo, che ha deciso di accogliere e portare avanti progetti di ripopolamento dove non si sarebbe dovuto». Peraltro «le Alpi non sono l’Alaska, non possiamo ripopolare le specie predatorie in zone dove vive l’uomo. Il caso di Andrea Papi, purtroppo nella sua tragicità, è emblematico: ha ragione la sua compagna quando, rispondendo a qualche sciagurato che ha colpevolizzato la vittima, ha detto che da loro in Trentino per trovarsi nell’habitat dell’orso basta uscire dalla porta di casa. L’errore - puntualizza l’esponente azzurro - è di chi ha voluto mettere gli orsi lì. Vanno spostati in zone dell’Europa meno antropizzate».

Quindi Tosi, nello specifico dell’orso che ha ucciso Papi, dice che «va individuato, ma non abbattuto, basta narcotizzarlo e spostarlo in qualche foresta europea disabitata. Idem per i tre plantigradi considerati pericolosi e, poi, gradualmente, questo va fatto per tutti gli orsi. L’orso peraltro, a differenza del lupo, animale più complesso, è più facile da individuare - conclude - narcotizzare e spostare».

Suggerimenti