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I COMMESSI IDEALI

«Una vittoria
che mi ha
tolto il fiato»

Massimo ha sbaragliato la concorrenza con 78mila voti nella scorsa iniziativa de L’Arena. «Adesso credo mi conosca anche l’altra metà di Verona»
Massimo Verdari davanti alla sede de L’Arena
Massimo Verdari davanti alla sede de L’Arena
L'invito del commesso ideale 2018 (Orlando)

«Dopo la sera della vittoria, nel bar ho davvero vissuto l'emozione fino all'apice» ha raccontato Massimo Verdari, vincitore della passata edizione dell'iniziativa indetta da L'Arena, che premia i commessi e le commesse più amati e votati dalle persone. Nato a Verona il 16 settembre del 1977, Massimo lavora alla pasticceria Caffè Wallner da quattro anni e mezzo. Prima di diventare un commesso, prima quindi di dedicarsi all'accoglienza e a soddisfare le richieste degli avventori di diversi locali, ha conseguito il diploma come «Maestro d'Arte», la dicitura esatta della maturità è «Arredamento d'Interno». Massimo ha una dote naturale nell'infondere tranquillità negli altri e le sue passioni per le candele, di cui ne colleziona moltissime e per il gioco degli scacchi, fa ben intendere una natura calma e riflessiva. Arte, candele e scacchi, eppure la ristorazione gli scorre nelle vene fin da quando era in fasce. I genitori oltre quarant'anni fa gestivano un'osteria, oggi chiusa, nella frazione veronese di Sezano. «Ho iniziato a fare questo lavoro durante l’estate e poi mi sono appassionato – racconta Massimo - avevo 19 anni quando ho intrapreso questa strada e in 22 anni ho fatto il cameriere di sala e ho lavorato in diverse tipologie di ristoranti». Prima di lavorare nel locale in via Dietro Listone e in un'altra pasticceria, ha un trascorso come gestore di un paio di locali. Era un sogno che è riuscito a realizzare qualche anno fa e che ora rimane in stand-by, ma che non accantona del tutto. Al momento, ha spiegato di avere altre priorità nella sua vita. Questa vittoria gli ha però dato la giusta carica, anche se la sua partecipazione non è stata immediata. A convincerlo sono stati colleghi, conoscenti e amici che lo consideravano già da prima di questa iniziativa il miglior commesso a Verona. «Non ho deciso di partecipare, hanno spinto perché mi iscrivessi colleghi, conoscenti e amici – ha raccontato -. Il risultato di oltre 78mila voti mi ha lasciato senza fiato. È stata davvero una grande emozione, perché significa che alle persone, all’estraneo che ho davanti, lascio qualcosa. È stata una bellissima esperienza. Sono rimasto contento, fino all’ultimo ero convinto che vincesse un'altra persona. Mia mamma ha incorniciato tutti gli articoli dove si parla di me, era felicissima. Dopo la vittoria, molte signore mi chiedevano se fossi io il vincitore, altre persone in autobus bisbigliavano tra di loro dicendo “quella persona l'ho già vista”. Essendo una persona che gira molto, prima di vincere il titolo mi conosceva metà Verona, adesso credo mi conosca anche l'altra metà». Ora Massimo si concede una vacanza a Valencia, da alcuni amici. I viaggi sono l'altra sua grande passione, ogni anno una meta diversa, l'anno prossimo, ha confidato, spera di riuscire a vedere la Cambogia. Al momento non pensa di partecipare alla nuova edizione di quest’anno, ma non c’è certezza, anche perché colleghi e amici potrebbero candidarlo nuovamente per confermarlo come miglior commesso di Verona per l'anno 2019.

Adele Oriana Orlando

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