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La posta della Olga

Quella littorina per il lago La nostalgia del Birba

di Silvino Gonzato

Il Birbarelli, detto el Birba, poeta, giornalista, ex venditore di noccioline nei circhi - scrive la Olga - pubblica oggi sul periodico La Gronda, di cui è direttore, un nostalgico articolo autobiografico sul compianto trenino Verona-Caprino che portava al lago. Lo spunto gliel’ha dato il possibile rispolvero della Freccia dei due Laghi Mantova- Peschiera. El Birba, dopo un avvio polemico «Con i soldi per l’inutile filovia cittadina si sarebbe potuto rimettere sui binari il trenino» ricorda di quando lui bambino, col papà, la mamma, la sorella e la nonna, andava a Garda con la littorina. Il papà si portava la canna da pesca, di quelle fisse che non si potevano accorciare e la teneva quindi fuori dal finestrino, la mamma leggeva il Grand Hotel e a girare le pagine ci pensava il vento, la nonna sedeva abbracciata malvolentieri a una nera, lucida e bella gonfia camera d’aria da camion che sarebbe servita da salvagente per tutta la famiglia, e i bambini, eccitatissimi, continuavano a chiedere quanto mancasse al lago e, già affamati nonostante avessero fatto colazione da poco, insistevano nel voler azzannare i panini con la cotoletta. «Mama, ghémo fame» e alla quinta volta zó ‘na sberla. Era il papà il distributore di sberle ma subito, perché i figli non continuassero a frignare, gli dava un mezzo bicchiere di aranciata idrolitina fatta con le bustine. Lui di tanto in tanto beveva dal fiasco di vino e si puliva la bocca col dorso della mano. Il primo impatto col lago era il canneto della stazione di Garda. Al Birba il canneto piaceva ma alla sorella no perché diceva che c’erano i bissi e per questo si picchiavano. Il bagno lo facevano oltre il lido e la nonna era la più brava a nuotare di spalletta. Quando risalivano sul treno erano tutti rossi. «Èmo ciapà la solana» diceva la mamma. Sulla littorina c’era un gruppo di prostitute che venivano a lavorare a Verona. Il papà era felice di aver ritrovato la canna che aveva dimenticato fuori dal finestrino.

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