Così è ingiocabile. Il Verona regge un'ora e poi crolla. E stavolta ne prende cinque. E fa ancora più male dopo l'illusione regalata dai gialloblu nella prima parte di gara. Ma la difesa proprio non regge. Crolla e va in frustrazione.
Non poteva esserci peggiore esordio per Gabriele Cioffi: «Ci sono tanti giocatori sul palcoscenico dal primo momento e vanno aiutati», racconta il tecnico. «Si vive una situazione di confusione. E il rischio di fare frittate é altissimo».
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Il tecnico ha dovuto aggiustare in corsa una squadra che aspetta ancora quattro giocatori dal mercato. E che dietro ha dovuto arrangiarsi come può. Cioffi pesca l'esempio calzante: «Amione ha fatto 16 presenze in B. Della sua prestazione sono contento. Ma cosa ti puoi aspettare che faccia, Maldini? Pure lui va aiutato». Poi va giù dritto: «Oggi siamo allo scheletro, questo è evidente. Il campionato parte con giocatori andati, altri in partenza e altri in balia degli eventi. Chiediamo solo che venga capito il momento. Siamo cantiere aperto. Aggiungo: ai tifosi non possiamo dire nulla. Ci hanno sempre sostenuto».
E allora che si fa? «Si deve partire dai due gol, dal lavoro della squadra. Ma il click ancora non c'è stato. Sono preoccupato ma credo in quello che faccio. Ma oggi non c'è soluzione. Il calcio é testa. Solo insieme ne possiamo uscire. Siamo in difficoltà. Ripeto: siamo all'anno zero. Modi per venirne fuori? Lavorare»