<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La trasferta

L'Hellas è a La Spezia: misure rigide in attesa degli ultimi tamponi pre-gara

Il bus personalizzato dell'Hellas
Il bus personalizzato dell'Hellas
Il bus personalizzato dell'Hellas
Il bus personalizzato dell'Hellas

La carovana dell’Hellas è partita per La Spezia. Alle 15 di ieri, dal bunker di Peschiera, due torpedoni e cinque «pullmini» hanno lasciato il Centro Sportivo in direzione della Liguria. Altri due con a bordo i dirigenti partiranno questa mattina. I bene informati, sostengono, che prima di arrivare nella città cara a Gabriele Volpi, i gialloblù abbiano fatto un salto al Santuario di Nostra Signora delle Grazie, a Portovenere. Non suoni irriverente la divagazione ma può avvicinarsi tranquillamente alla realtà. Due bus con più o meno sette tesserati a bordo per ciascuno. Ovvero quei giocatori negativi all’ultimo tampone molecolare. Nei cinque minivan invece, autisti «eroi» con un gialloblù seduto nell’ultimo sedile. A bordo delle monovolume, si trovano quei giocatori che hanno avuto contatti con i compagni positivi al Covid, rimasti regolarmente a casa. Il contagio, infatti, potrebbe rivelarsi in queste ore. Una misura necessaria perchè, come previsto da regolamento, si sono effettuati altri tamponi, nella serata di ieri.

Insomma nove mezzi per una partita di calcio. Una situazione grottesca o surreale, generata, è bene sottolinearlo, dalla linea dittatoriale della Lega Calcio: Si gioca ad ogni costo! Tentativo a vuoto Il Verona ha provato a chiedere il rinvio del match con lo Spezia. L’ha fatto per tutta la giornata di martedì quando si sono scoperte le otto positività che unite a quelle della Primavera, pare, andrebbero a formare un bell’undici, con tanto di panchina. Sono arrivati una sfilza di «no» e, a differenza della Salernitana, l’Hellas non avrebbe potuto contare sull’appoggio dell’Ulss 9. Il condizionale è d’obbligo, perchè a tratti, la vicenda ha avuto i contorni dell’affare di Stato. Nessun nome è trapelato se non quello di Giangiacomo Magnani. L’Hellas è già scaramantico di suo, figurarsi in questi casi. Solo l’Udinese segue la stessa linea.

Mezza serie A è contagiata. Ed i nomi sono altisonanti. Da Dzeko a Chiellini, per intenderci. A proposito di Udinese. La ribelle Forse perchè ha veramente tutta la rosa messa a ko dal coronavirus o più semplicemente perchè, vedendo la classifica, ha poco da perdere. La Salernitana non giocherà nè col Venezia, nè al Bentegodi col Verona. Per la squadra granata parla il blocco dell’Asl locale. Dalla Lega calcio, però, avrebbero già fatto sapere che se la squadra di Colantuono non si presenterà, perderà entrambe le gare per 0 a 3 a tavolino. Difficile, in questo caso, imputare al Covid 19, la ragione di un torneo poco regolare. Lo scorso giugno, forse distratti dal successo europeo dell’Italia, si è concesso troppo al club campano. Figc in testa. Oggi al «Picco» Difficile, se non quasi impossibile, azzeccare la formazione anti Spezia. Qualche voce nel bunker di Peschiera esiste ancora. Ed allora per la gioia dei tifosi gialloblù, pare, che «El Cholito» Simeone sia al suo posto.

Certo non è Diego Armando Maradona, che vinse un mondiale da solo, nell’86 in Messico, ma è senza dubbio è il Valdano dell’Hellas. Cannoniere scelto con 12 reti. Il «Picco» rappresenta una delle tappe più importanti del cammino dei gialloblù in questo mese di gennaio. Quattro gli incontri decisamente alla portata degli uomini di Tudor. Magnani è out, come comunicato dal club di via Olanda. La norma sulla privacy, in presenza di un focolaio, ci impedisce di andare oltre. Per esperienza e perchè sono stati a lungo a lavorare a parte, vi diciamo che Barak, Gunter e Kalinic dovrebbero esserci. Ora tocca a mister Tudor o a chi per lui, visto l’aria covizzata attorno all’Hellas, decidere se scenderanno in campo o meno dal primo minuto. Possiamo ipotizzare questo undici: Montipò tra i pali, in difesa Casale, Gunter e Ceccherini. Esterno alto Dipaoli, all’esordio con Tameze e Ilic in mezzo. L’altro esterno di metacampo sarà Lazovic. In avanti Caprari, Barak e Simeone. Uno schieramento di partenza di tutto rispetto, sempre sub iudice al famigerato «tampone spezzino».

 

Leggi anche
Il Verona è partito per la Spezia in vista dell'incontro

Gianluca Tavellin

Suggerimenti