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Serie A

Hellas, attacco atomico. Il record del millennio stuzzica anche Tudor?

Il gol di tacco di Caprari al Bologna (Fotoexpress)
Il gol di tacco di Caprari al Bologna (Fotoexpress)
Il gol di tacco di Caprari al Bologna (Fotoexpress)
Il gol di tacco di Caprari al Bologna (Fotoexpress)

Il quinto attacco della serie A. Un attacco da Champions. Il Verona arriva appena dietro Inter, Milan, Lazio e Atalanta. I tenori non steccano quasi mai. Ma quando esce una nota stridula, arriva un suono di violini ad ammorbidire l’aria. Per dire: Simeone si è inceppato. Ma l’Hellas ha trovato i gol di Caprari, Barak e pure di Kalinic.
Oggi l’Armata di Tudor viaggia con una media gol straordinaria: 1,95. Sono quasi due reti a partita. Una macchina da guerra che fa paura. Destinata, forse, a battere pure il Record del Millennio. Già, dal 2000 ad oggi nessuno ha mai viaggiato con una velocità così impressionante. L’Hellas ha segnato 43 gol in 23 partite. Dovesse mantenere questa andatura di crociera, chiuderebbe la stagione con 71 nella casella delle reti messe a segno. Un’enormità, soprattutto nel confronto con il passato più recente.
Spieghiamo: l’Hellas di Juric, nel biennio del tecnico croato in terra scaligera, era più “conservativo“. Ha regalato emozioni, ha regalato impennate, ha regalato anche vittorie esaltanti. Segnando (in media), però, molto meno del Verona di Tudor. I numeri aiutano a capire. Nella stagione ’19-20’ l’Hellas ha messo in porta 47 palloni in 38 partite. Solo quattro in più dell’Hellas di Tudor, che di gare a disposizione per rimpinguare il bottino ne ha ancora quindici. La stagione successiva il Verona di Ivan si è fermato a 46.

 

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Chi può competere con questo Hellas bombarolo è il Verona del primo Mandorlini (1.6 come media gol stagionale) in serie A. Stagione ’13-’14: 62 reti a fine campionato, con venti centri di Luca Toni. Ecco la vera sfida è tra Tudor e il tecnico romagnolo. Servono 19 gol per eguagliare il record di gol del Millennio Hellas. Possibile? Con quei tre là davanti, assolutamente sì.
Il “Mandorlini II“ ha portato 49 reti in una stagione. Gli anni delle due retrocessioni, per forza di cose, hanno regalato poche gioie e pochi gol. Solo 34 nel torneo ’15-’16, quello della gestione Mandorlini-Delneri. E addirittura solo 30 nel campionato ’17-’18 con guida tecnica affidata a Pecchia. 
Saltando indietro nel passato (erano 34 le partite e non 38 e quindi va fatta la media), il Verona di Perotti si era fermato a 40 reti (44 per la media) nella stagione del miracolo di Reggio Calabria. Mentre l’Hellas di Malesani (2001-2002), poi retrocesso, di gol ne fece 41 (45 potenziale nelle 38 partite).
Tutto questo per dire: l’Hellas di Tudor ha potenziale di fuoco devastante. Può battere record e riscrivere un pezzo di storia recente del club centenario.
Curiosità: lontano dal Bentegodi questo Hellas non si spaventa di certo. I gol sono equamente distribuiti: 23 in casa, 20 in trasferta. L’Hellas di Tudor si esalta ad ogni latitudine.

Simone Antolini

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