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Indagini

Ancora in fuga il camion che ha ucciso Rebellin: il cerchio si restringe, al setaccio le telecamere

E' intervenuto anche il ministro Abodi: «Non possiamo far finta di niente, ma dobbiamo ripristinare dei presidi educativi»
Il luogo dell'incidente e la bicicletta accartocciata
Il luogo dell'incidente e la bicicletta accartocciata
Il luogo dell'incidente e la bicicletta accartocciata
Il luogo dell'incidente e la bicicletta accartocciata

Continua senza sosta la caccia al conducente del camion pirata che ieri mattina ha investito e ucciso nel vicentino l’ex campione Davide Rebellin, mentre era in bicicletta. Dopo aver passato al vaglio moltissime immagini delle telecamere di sicurezza della zona - da quelle del parcheggio accanto al luogo della tragedia, alle altre dislocate vicino al casello di Montebello della A4, ad un chilometro di distanza - i Carabinieri hanno ristretto a meno di una decina il numero degli autoarticolati che in quella finestra oraria (intorno a mezzogiorno) si vedono passare sul luogo dell’incidente.

 

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Il campo si restringe

Secondo indiscrezioni, ve ne sarebbe uno in particolare che in alcuni frame, si vede arrestarsi e ripartire subito dopo, in orario compatibile con l’investimento di Rebellin. Intanto la Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo, contro ignoti, per omicidio stradale. Si è appreso intanto che, proprio ieri, Rebellin ed un fratello dovevano incontrare il sindaco di Lonigo (Vicenza), paese dove il campione risiedeva, per organizzare ad aprile 2023 una festa celebrativa del suo addio alle corse. Un evento che si doveva concludere con una maxi-biciclettata cui sarebbero stati invitati molti campioni ed ex compagni di maglia di Rebellin.

 

L'impegno del ministro

Sul dramma è intervenuto anche il ministro dello Sport e dei giovani Andrea Abodi.  II numeri degli incidenti sulla strada «sono ogni anno impressionanti», e perciò «non possiamo far finta di niente, ma dobbiamo ripristinare dei presidi educativi», perchè occorre agire sul fronte della «responsabilizzazione» di chi si mette alla guida. Abodi è intervenuto a margine della cerimonia di premiazione dei progetti innovativi promossa dall’Angi, a Roma, commentando la scomparsa del ciclista veneto Davide Rebellin, travolto da un tir. «Dobbiamo fare in modo che chi toglie una vita si assuma sempre la sua responsabilità», chiosa il ministro.

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