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TESSILE SOSTENIBILE

Il filato veronese, ricavato da eucalipti e faggi, per il primo jeans etico e biodegradabile

Grazie alla sinergia tra Manifattura Italiana Cucirini spa di Vallese di Oppeano e Candiani Custom
Il Megaflex filato naturale della Mic spa di Vallese di Oppeano ricavato da polpa di legno
Il Megaflex filato naturale della Mic spa di Vallese di Oppeano ricavato da polpa di legno
Il Megaflex filato naturale della Mic spa di Vallese di Oppeano ricavato da polpa di legno
Il Megaflex filato naturale della Mic spa di Vallese di Oppeano ricavato da polpa di legno

Il percorso di sostenibilità di Mic, Manifattura Italiana Cucirini spa, azienda nata a inizio Novecento a Vallese di Oppeano, ha incrociato il progetto di Candiani Custom, storica fabbrica milanese di denim (il tessuto usato per confezionare i jeans): l’obiettivo è la realizzazione del primo jeans su misura a centimetro zero, etico, biodegradabile e compostabile.

 

Tailor made jeans A questo scopo a Milano, in piazza Mentana, è stata inaugurata una micro-factory di jeans personalizzati confezionati, trattati e lavati in loco da maestranze artigiane, con l’uso delle tele più sostenibili di Candiani. In pratica, ogni singolo pantalone viene prodotto soltanto su richiesta: è il cliente a disegnarlo e a seguirne la realizzazione, attraverso un’esperienza che punta a risvegliare l’entusiasmo per temi come qualità, sostenibilità, produzione locale, rapporto diretto col mondo della manifattura. Tutto questo in un settore, quello della moda, che prima di altri ha iniziato il percorso green attraverso la ricerca e lo sviluppo di soluzioni sostenibili, la scoperta di tessuti innovativi e di nuovi metodi produttivi nel rispetto dell’ambiente.

 

Nuovo filato naturale Ebbene, all’interno di questa micro-fabbrica di jeans, tra le aziende italiane coinvolte c’è anche Manifattura Italiana Cucirini che mette a disposizione il suo Megaflex, un tessuto naturale ricavato da polpa di legno di foreste controllate, composto al 100% da Tencel, cioè da fibre naturali estratte dalle piante di eucalipto e di faggio. «La grande resistenza e igroscopicità» di questo tessuto, si legge in una nota di Mic spa, «unite alla naturale biodegradabilità e tingibilità simile al cotone, rendono questa fibra ottimale per produzioni rispettose dell'ambiente e dell'uomo principalmente negli ambiti del denim, della maglieria e dell’intimo». Il tessuto Megaflex ha ottenuto anche la certificazione Standard 100 di Oeko-Tex Classe I, la più restrittiva, che assicura la conformità ai requisiti di legge dei prodotti tessili testati.

 

Sostenibilità Il percorso verso una maggiore sostenibilità, Manifattura Italiana Cucirini l’ha iniziato anni fa, ma l’accelerata è stata data nel 2018, quando ha rinnovato il proprio parco macchine con tecnologie all’avanguardia riuscendo così a ridurre del 50% il consumo idrico nelle fasi di tintura e del 35% i consumi di energia. L’azienda è intervenuta anche sulla depurazione delle acque, che oggi avviene mediante un depuratore modernizzato e ampliato che consente la purificazione idrica fino alla quasi totalità (-98,5%) delle sostanze inquinanti.

 

Energia Infine, l’impianto fotovoltaico che, installato sul tetto, partecipa alla produzione di energia pulita utilizzata dall’azienda, permettendo l’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica per oltre 860 tonnellate negli ultimi 15 anni. Dal punto di vista del prodotto, Mic spa ha aderito inoltre a 4sustainability roadmap, un percorso verso la sostenibilità che permetterà all’azienda di essere sempre più conforme all’Mrsl Zdhc (zero scarico di sostanze chimiche pericolose), un programma internazionale che vuole orientare le catene del valore di tessile, abbigliamento e calzaturiero verso l’uso di una chimica più sicura.

Francesca Lorandi

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