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Dopo le proteste

Scontro Lega-Tosi
sui migranti. Rotta:
«Via i criminali»

Polizia in via Santa Chiara (Dienne)
Polizia in via Santa Chiara (Dienne)
Polizia in via Santa Chiara (Dienne)
Polizia in via Santa Chiara (Dienne)

Mentre dopo le proteste di martedì si preparano due manifestazioni contrapposte a Veronetta, sul caso dell'ostello Santa Chiara si scatena la bagarre. 

 

SCONTRO LEGA-TOSI

Per Paolo Tosato, segretario cittadino della Lega Nord, «le assurde e vergognose proteste di alcuni migranti a Verona sono le dirette conseguenze della fallimentare politica dell'accoglienza promossa dal Governo. È ormai passata l'idea che tutto sia dovuto: vitto, alloggio, vestiario, corsi di formazione e chi più ne ha più ne metta. Di fronte a proteste dissennate serve fermezza. I responsabili vengano al più presto inviati in altre città e il numero degli "ospiti" a Verona venga gradualmente ridotto».

E poi attacca l'amministrazione Tosi: «Ci sembra più sensibile alle proteste dei migranti che alle preoccupazioni di chi gestisce l'ostello di via Santa Chiara».

 

All'ex compagno di partito, il sindaco Flavio Tosi risponde attraverso un comunicato stampa della segreteria di Fare!:  «Finalmente Tosato getta la maschera e afferma chiaramente che loro stanno dalla parte di chi gestisce le strutture che ospitano gli immigrati, quindi di coloro che fanno business sull’accoglienza e che da questa ricevono i tanto vituperati 30/35 euro al giorno (incassano oltre 1 milione di euro l'anno a fronte di spese molto inferiori)».

«Non ci stupiscono le dichiarazioni di Tosato», si legge, «in quanto sono perfettamente coerenti con quanto sottoscritto dall’Assessore Coletto nell’Intesa Stato-Regioni del Luglio 2014, con la quale l’Assessore Regionale della Lega Nord si è impegnato ad accogliere in Veneto il 7,28% dei richiedenti asilo sbarcati in Italia. Le dichiarazioni di Tosato sono coerenti anche con quelle del Presidente Zaia, il quale dichiarava: “Il Veneto è solidale: li ospiteremo in forme diffuse sul territorio” (da La Repubblica del 12/04/2011). Così come coerenti lo sono con quanto affermava l’allora Ministro degli Interni Roberto Maroni, quando minacciava le regioni italiane: “Accogliete i profughi o agiremo d’imperio!"».

 

ROTTA: «ESPELLERE I CRIMINALI»

Dal partito democratico scaligero arriva la presa di posizione della deputata Alessia Rotta: «Dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini. I criminali non possono avere spazio nelle strutture di accoglienza. Le espulsioni di spacciatori e finti profughi, doppiamente truffatori, perché si approfittano del sistema a discapito delle vittime di guerre e persecuzioni, devono essere immediate ed efficaci».

La parlamentare continua: «Ad oggi  possiamo già procedere all’espulsione di chi, sedicente profugo, si è reso colpevole di spaccio a Verona. Non possiamo permettere che queste persone rimangano a piede libero, men che meno a contatto con le vittime accolte nelle strutture». 

 

BERTUCCO: «NON ANDATE ALLA MANIFESTAZIONE»

Il consigliere comunale ex Pd Michele Bertucco invece attacca «i vertici politici istituzionali che come Ponzio Pilato si stanno lavando le mani davanti alla folla giustamente allarmata per le continue tensioni che scaturiscono dai centri di accoglienza Primo tra tutti il presidente della Regione, che ha sottoscritto con lo Stato centrale accordi sull’accoglienza dei richiedenti asilo. Anche il Sindaco di Verona potrebbe svolgere un migliore servizio alla comunità veronese se la smettesse di rimestare nel torbido e cominciasse invece a lavorare per smorzare le tensioni anziché attizzarle. Il suo atteggiamento in questa vicenda è stato a dir poco ambiguo»

«Una politica responsabile dovrebbe però lavorare per risolvere le debolezze del sistema dell’accoglienza che sono molte e arcinote: la lentezza dei procedimenti per la verifica dello status di profugo; l’impiego dei richiedenti asilo nei periodi di attesa; la loro integrazione sociale. Temo invece che molte delle personalità che sarebbero chiamate a risolvere questi problemi le vedremo sfilare assieme agli estremisti di destra allo scopo di aggravarli. Per questo ritengo sarebbe un segnale di distensione evitare di partecipare alla manifestazione convocata per lunedì. Dire che tutto il sistema dell’accoglienza è motivato dal business è una panzana gigantesca che svela la pretestuosità di tale iniziativa».

Riccardo Verzè

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