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OSPITI A COSTAGRANDE

Profughi, incontro
con il prefetto
La protesta rientra

La protesta dei profughi (DIENNE)
La protesta dei profughi (DIENNE)
La protesta dei profughi (video Adami)

Tornano a protestare i profughi di Costagrande. Questa volta lo fanno scendendo in strada in città: il traffico in lungadige Pasetto è rimasto bloccato per una manifestazione non autorizzata. Una ventina di giovani eritrei hanno bloccato la circolazione sdraiati sulle strisce pedonali.  Già nei giorni scorsi gli ospiti di Costagrande avevano deciso di rivolgersi al prefetto per rendere noto il sovraffollamento della struttura che si trova sopra Avesa che ospita circa 500 stranieri.

«Let us go»,  «we need relocation» sono alcuni degli slogan urlati dai giovani profughi. Alcuni di loro hanno spiegato a L'Arena: «Non protestiamo per le condizioni di vita a Costagrande, ma non vogliamo più restare qui. Ci lascino andare». La situazione è stata piuttosto tesa con gli automobilisti imbufaliti e vigili, polizia e carabinieri a presidiare i manifestanti. Per fronteggiare la situazione è stata decisa l'apertura straordinaria del varco ztl alla dogana.

Nel primo pomeriggio una delegazione composta da sei di loro è andata in prefettura per presentare al prefetto le proprie richieste mentre il gruppetto rimasto nei pressi del lungadige si è spostato sul marciapiede liberando la strada, in attesa di notizie dalla delegazione. 

I profughi si trovano nel veronese da sei mesi e chiedono di poter lasciare Verona per raggiungere le città europee che hanno indicato come destinazione. Una situazione che - ha spiegato loro il prefetto - tuttavia può essere sbloccata non a livello di prefettura ma solo da un via libera dell'Unione Europea. 

Al termine dell'incontro con il prefetto, intornoi alle 17, anche il presidio in lungadige è stato tolto e la situazione è rientrata alla normalità.

 

IL SINDACO TOSI

«Ci siamo rivolti immediatamente al Questore e al Prefetto chiedendo con forza che i profughi di origine eritrea che stavano facendo un blocco stradale venissero spostati immediatamente: non sono ammissibili azioni violente come l’occupazione di una strada da parte di persone che sono oggi presenti come ospiti sul nostro territorio». Lo ha detto il sindaco Flavio Tosi. «Si tratta di persone - ha spiegato Tosi - che sono state accolte e sono ospitate a spese della comunità e per questo, come ho chiesto al Prefetto fin dal momento del loro insediamento a Costagrande, chi non si comporta correttamente e crea disagi deve essere messo fuori dai programmi di protezione e fuori da Verona».

D.B.A.

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