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La giovane studia e lavora a Verona

La sorella di Luca:
«Non voglio diventi
un numero fra tanti»

Luca Russo era in vacanza con la fidanzata
Chiara Russo parla del fratello (foto Marchiori)
Chiara Russo parla del fratello (foto Marchiori)
Barriere a scomparsa per il futuro della Bra

«Non so niente, sono in contatto con la Farnesina, ma hanno detto che ci faranno sapere. Alfano ci ha detto che è disponibile e che ci farà sapere anche sulla richiesta di donare gli organi di mio fratello». Parla così Chiara Russo, sorella di Luca il giovane ingegnere di Bassano del Grappa ucciso nell’attentato di Barcellona

 

«Non voglio che mio fratello diventi un numero fra tanti, deve cambiare qualcosa. Non è questo il modo di vivere - aggiunge - dobbiamo avere la libertà di viaggiare, di conoscere il mondo. Spero che i ministri europei cerchino di difenderci, di salvaguardare questo nostro diritto».

 

Con la richiesta di donare gli organi Chiara vuole lanciare un messaggio preciso. «Lo dico sempre in ospedale ai parenti: - racconta - donare gli organi significa dare al proprio congiunto la possibilità di continuare a vivere in qualcuno che di quegli organi ha bisogno».

 

Piange Chiara nel ricordare il fratello. «Io e Luca avevamo solo due anni di differenza, abbiamo sempre fatto tutto insieme anche se io adesso lavoro a Verona e lui nel padovano. Nonostante la distanza eravamo sempre in contatto. Andavamo a fare la spesa insieme e insieme avevamo progettato il viaggio di lui e Marta a Barcellona». Tra i ricordi che affiorano, quello del giorno della laurea. «L’aveva tanto desiderata e dopo cinque anni esatti l’aveva conseguita brillantemente - spiega -. Era intelligente, bravo, sarebbe stato un papà perfetto. Non aveva mai dato nessuna preoccupazione ai nostri genitori».

 

Laureato in Ingegneria all’Università di Padova, il giovane, 25 anni, era originario di Marostica, ma abitava a Bassano del Grappa, nel Vicentino. Luca, che lavorava in un’azienda del Padovano, giovedì si trovava a Barcellona con la fidanzata Marta Scomazzon, di 21 anni, anche lei rimasta ferita, in modo lieve, nell’attentato.

 

Manuela Trevisani

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