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Massacro di Barcellona

Rambla, tre vittime
italiane: forse il killer
è fuggito in Francia

Attentatori giovanissimi: progettavano un colpo ancora più devastante
Fiori e candele sulla Rambla
Fiori e candele sulla Rambla
Barcellona, l'attacco ripreso dalle telecamere di sorveglianza

È una donna originaria della provincia di Potenza residente in Argentina la terza vittima italiana dell’attentato di Barcellona. Si tratta di Carmen Lopardo, 80 anni, da più di 60 residente in Argentina, che si trovava in vacanza nella città catalana. Lo rendono noto i media argentini. Il governo argentino, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Buenos Aires, ha inviato le condoglianze alla famiglia della signora Carmen Lopardo. «L’Argentina - si legge ancora - ribadisce ancora una volta la sua ferma condanna del terrorismo in tutte le sue manifestazioni e ribadisce la necessità di lavorare per la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani». Sale quindi a tre il bilancio delle vittime italiane: Bruno Gulotta, 35 anni di Legnano, e Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa.

 

ULTIMA ORA. Secondo quanto riferisce il Telegraph, le forze di Sicurezza stanno dando la caccia a Younes Abouyaaqoub, e ad altri due sospetti terroristi, nel timore che potrebbero lanciare ulteriori attacchi in luoghi frequentati dai turisti. Un agente della Sicurezza francese ha detto che la polizia spagnola sta ricercando un furgone Renault Kangoo noleggiato dai terroristi in Spagna giovedì che potrebbe aver attraversato il confine con la Francia.

 

SPAGNA SOTTO SHOCK. Oggi a Madrid riunione della commissione incaricata di valutare se innalzare il grado d’allerta in Spagna mentre a Barcellona è previsto un corteo contro il terrorismo. Ieri in migliaia in Plaza Catalunya per un minuto di silenzio mentre per tutta la sera e anche la notte, la Rambla è rimasta affollata di persone e riempita di fiori e candele.

 

GIOVANISSIMI ATTENTATORI. La polizia catalana ha confermato che il 17enne Moussa Oukabir è uno dei cinque terroristi uccisi giovedì notte nella città catalana di Cambrils (Tarragona), al termine di un secondo attacco in cui una donna ha perso la vita. Le forze dell’ordine hanno accertato che altri due dei ricercati sono morti nello scontro a fuoco. Si tratta di due marocchini: Sadi Aallaa, di 19 anni, e Mohamed Hychami, di 24 anni. Entrambi sono residenti a Ripoll (Girona). La quarta persona, Younes Abouyaaqoub, 22 anni, sarebbe ancora ricercata. Ma il quotidiano El Pais scrive che anche il quarto sospetto sarebbe stato ucciso.

 

I FATTI. Un van ha percorso a gran velocità e su traiettoria a zig-zag una sezione pedonale della Rambla di Barcellona, travolgendo decine di persone. Il conducente è poi fuggito, in un attentato la cui dinamica ricorda precedenti attacchi jihadisti, tra cui quelli del 14 luglio 2016 a Nizza e del 4 giugno scorso a Londra. Ore dopo, a Cambrils cinque terroristi a bordo di un furgone hanno travolto i passanti e li hanno colpiti con asce e coltelli, mentre indossavano false cinture esplosive. La polizia li ha uccisi. Nel primo episodio sono morte 13 persone, nel secondo è morta una donna. I feriti sono in tutto 126, 65 dei quali ancora in ospedale e 16 in gravi condizioni.

 

LE INDAGINI. Le autorità lavorano per stabilire i legami tra i due attentati - compiuti a Barcellona e Cambrils con van lanciati a tutta velocità contro la folla e rivendicati dallo Stato islamico - con altri due fatti: l’esplosione di un’abitazione ad Alcanar e un veicolo fuggito da un posto di blocco e in cui è stata poi trovata una persona morta. A questi si aggiungono i controlli, con perquisizioni e arresti a Ripoll. Il capo della polizia catalana, José Luis Trapero, ha dichiarato che gli attentatori preparavano da tempo le loro azioni. La loro base era ad Alcanar, circa 200 chilometri da Barcellona. Lì nella notte tra mercoledì e giovedì si sono verificate due esplosioni, causate da una persona che maneggiava una ventina di bombole di gas e in cui un uomo è morto e sette persone sono rimaste ferite. A quanto emerge la cellula, composta da 12 persone, aveva pianificato un attentato ancora più devastante, con un furgone carico di esplosivo. Solo un errore nella preparazione della bomba ha impedito loro di portare a termine il progetto. GLI

 

ARRESTI E I FUGGITIVI. Sono 4 i terroristi arrestati, tre marocchini e uno spagnolo, nessuno dei quali con precedenti legati al terrorismo, e 3 quelli identificati ma ancora in fuga. A questi si aggiungono i 5 che sono morti a Cambrils. Driss Oukabir, di origine marocchina e con doppia nazionalità, è stato arrestato a Ripoll ed è il fratello del presunto conducente della Rambla, il 17enne Moussa Oukabir. Moussa un paio d’anni fa aveva dato segnali di radicalizzazione sui social network, scrivendo che se avesse ottenuto il potere assoluto avrebbe «ucciso gli infedeli e lasciato in vita solo i musulmani che seguano la religione». È nato a Ripoll, vicino Girona, il 18 ottobre 1999; a suo fratello risulta intestato l’affitto del van bianco usato sulla Rambla.

 

 

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