Palloncini bianchi e rossi fatti volare in cielo per accompagnare l’ultimo viaggio della piccola Martina Lughezzani, 8 anni di Lugagnano di Sona, colpita da un tumore al cervello che se l’è portata via martedì 2 gennaio, dopo soli quattro mesi dalla scoperta della malattia.
Oggi pomeriggio la grande chiesa di Lugagnano era gremita. A portare l’ultimo saluto a Martina e a stringersi a papà Manuel, mamma Sharon e alla sua famiglia c’erano persone di tutte le età: i compagni di scuola, le sue maestre, familiari, amici e una comunità intera. Perché, come ha sottolineato il parroco don Giovanni Ottaviani, «in un attimo Martina è diventata per noi figlia, nipote, sorella, amica». E se le parole umane sono spesso inutili davanti al dramma della perdita di una piccola creatura, don Giovanni si è fatto portavoce di quella «parola forte capace di consolare» alla luce della fede.
«Martina», ha sottolineato ancora il sacerdote durante l’omelia rivolgendosi ai bambini presenti, «ci ha lasciato un bagaglio pieno dei suoi doni: se lo apriamo non troveremo giocattoli, ma bontà, sorrisi, gentilezza, capacità di perdonare, premura per i genitori, altruismo, determinazione, voglia di correre e danzare. Se prenderete uno o più di questi doni, avrete Martina sempre con voi come amica del cuore».
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