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operazione dei carabinieri in provincia

Traffico di cocaina e armi, 13 arresti. Sequestrato un ristorante in Valpolicella: era la base dello spaccio

I Carabinieri del Comando Provinciale di Verona hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal Tribunale di Verona, su richiesta della Procura: si tratta di persone di nazionalità italiana e albanese. Dieci sono ai domiciliari, tre in carcere
Il ristorante sequestrato a San Pietro in Cariano, "Il mare del sud" (foto Madinelli)
Il ristorante sequestrato a San Pietro in Cariano, "Il mare del sud" (foto Madinelli)
Tredici arresti nel Veronese per traffico di droga e armi

Dalle prime ore del mattino di oggi, 22 aprile, i Carabinieri della Compagnia di Caprino Veronese, coadiuvati dai colleghi del Comando Provinciale Carabinieri di Verona e da unità cinofile, stanno svolgendo una vasta operazione antidroga eseguendo ordinanze di custodia cautelare, di cui tre in carcere e 10 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone, italiane ed albanesi, incolpate di appartenere a un sodalizio dedito allo spaccio di cocaina nella provincia di Verona.

Le indagini iniziate nel 2022

L’indagine prende le mosse nel febbraio del 2022 quando, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, viene arrestato un italiano trovato in possesso di due pistole, di cui una con la matricola abrasa, che occultava in cassette antincendio del suo condominio.

Le successive investigazioni hanno messo in luce come l'uomo fosse parte di una rete di spaccio di cocaina che, partendo da un locale pubblico di San Pietro in Cariano, si diramava in tutta la provincia veronese per essere venduta al dettaglio.

Nel corso delle attività, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona, dall’aprile 2022 sono state arrestate cinque persone in flagranza di reato, sequestrati 500 gr di cocaina nonché oltre 12.000 euro frutto dell’attività di spaccio.

Tentativi di estorsione

L'operazione è dei carabinieri di Verona

La disponibilità di armi, l’elevato tenore di vita di alcuni degli indagati e la modalità di gestione dell’illecito spaccio di cocaina, hanno sin da subito reso chiara la pericolosità dei soggetti coinvolti. Pur di recuperare i crediti da parte degli assuntori, hanno agito con modalità estorsive, reato che è contestato ad uno degli indagati.

L’operazione ha consentito, inoltre, di notificare ed eseguire il sequestro preventivo disposto dal Giudice nei confronti di un noto ristorante di San Pietro in Cariano, "Il mare del Sud", da dove due degli arrestati gestivano l’attività illegale di spaccio, sia nascondendovi lo stupefacente, che avvalendosi degli stessi dipendenti per la cessione della droga che era destinata a tutta la provincia di Verona e creando, per coloro che la gestivano, un importante indotto economico illegale.

Gli arrestati saranno interrogati nei prossimi giorni dagli inquirenti per rispondere alle accuse di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’operazione, anche grazie al supporto dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza di Verona, sono stati rinvenuti e sequestrati nel corso delle varie perquisizioni ulteriori 105 grammi di cocaina con ottima percentuale di purezza.

I complimenti del governatore Zaia

“Esprimo un plauso ai Carabinieri di Verona e alla Magistratura inquirente per l’operazione in corso che, a conclusione di attente indagini, ha già portato all’esecuzione di 13 misure di custodia cautelare per un vasto traffico di stupefacenti nel Veronese. Ogni volta che una rete di spaccio viene sgominata è un’affermazione della legalità ma anche una vittoria su quella cultura della morte, vera minaccia per tanti giovani e le loro famiglie”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto si congratula con l’Arma della città Scaligera e con i Magistrati per le brillanti indagini portate avanti in un’operazione antidroga con diverse ordinanze cautelari di custodia e il sequestro preventivo di un locale.

 

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