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Sant’Ambrogio di Valpolicella

Sfregio al camposanto con le scritte dei «no vax»: il comune ripulisce e denuncia

di Camilla Madinelli
Il sindaco: «Ci sarà una denuncia, non c'è più rispetto per niente e per nessuno»
Sopra scritte no vax sul muro del cimitero di Domegliara. Sotto il muro ripulito dal Comune
Sopra scritte no vax sul muro del cimitero di Domegliara. Sotto il muro ripulito dal Comune
Sopra scritte no vax sul muro del cimitero di Domegliara. Sotto il muro ripulito dal Comune
Sopra scritte no vax sul muro del cimitero di Domegliara. Sotto il muro ripulito dal Comune

Sparite le scritte dei "no vax" dal cimitero di Domegliara. È stato ripulito oggi, 30 aprile, dagli operai comunali di Sant'Ambrogio di Valpolicella, il muro d'ingresso del camposanto della frazione di Domegliara su cui erano apparse domenica 28 aprile alcune frasi in vernice rossa con la sigla del movimento contro i vaccini già autore di gesti vandalici nel Veronese. La scritta, che giganteggiava da domenica mattina sul bianco del muro di cinta, ha suscitato lo sdegno di molti cittadini per lo sfregio a un luogo sacro e la mancanza di rispetto verso i beni della collettività.

Ora il muro è tornato al colore originario e non vi è più traccia del passaggio dei vandali. ll sindaco ambrosiano Roberto Zorzi, oltre ad aver attivato gli uffici comunali e aver mandato gli operai a cancellare le scritte, ha provveduto come annunciato a una denuncia formale contro ignoti. 

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Scritte no vax al cimitero

Brutta sorpresa per cittadini e Comune al cimitero di Domegliara, preso di mira da vandali «no vax» nella notte tra sabato 27 e domenica 28 aprile. Sul muro d’ingresso del camposanto è comparsa una lunga scritta in vernice rossa, impossibile da non notare anche da distante, accompagnata dalla lettera «W» sopra un cerchio. «Troppe morti nei bambini. Sono i vaccini! Basta bugie sui vax» recita la frase lasciata da ignoti. Poco più in là, in breve ma con lo stesso simbolo accanto, un invito o un monito non richiesto: «ViVi libero».

L'incursione e la denuncia

Il blitz notturno a colpi di vernice sul muro che cinge tombe a terra, loculi e cappelle funerarie ha lasciato di stucco e fatto arrabbiare chi, di buon’ora la domenica mattina, si è recato al cimitero. «È un luogo sacro e come tale va rispettato», affermano alcune signore, colpite dall’accaduto. «Mai vista una cosa simile, uno sfregio».

Ci è voluto poco perché lo sdegno si diffondesse nella popolosa frazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella: il passaparola è stato immediato e ha raggiunto in poche ore anche il sindaco Roberto Zorzi. «Un atto vandalico deprecabile e ingiustificabile, in un luogo che tocca gli affetti delle persone», afferma. «Mi rammarica notare come non ci sia più rispetto per niente e nessuno».

Zorzi è stato in sopralluogo a Domegliara già domenica per verificare, quindi si è attivato per organizzare la pulizia sulla parte in gesso del muro e per denunciare formalmente il fatto: «Ho avvertito gli operai comunali affinché cancellino il prima possibile le iscrizioni e allertato il comando della Polizia locale. Presenteremo denuncia contro ignoti. Una simile azione non può e non deve passare sottotraccia».

I precedenti

Da tempo in varie parti della provincia il movimento «no vax» ha iniziato a lasciare segni del suo passaggio su edifici o luoghi molto frequentati dalla gente per esprimere le proprie idee in merito alla pandemia da Covid, denunciare presunti complotti o elencare morti sospette con frasi a caratteri cubitali scritte con spray rosso e firmate con l’inconfondibile sigla.

Raid del genere sono stati segnalati a metà aprile ad Alpo di Villafranca, sempre sui muri del cimitero, e a gennaio a Legnago all’ingresso dell’ospedale.

Due anni fa gli attivisti si erano scatenati al centro vaccinale di Bussolengo.

Ma a Domegliara, come in tutto il territorio ambrosiano, si tratta della prima comparsa di un messaggio di questo genere.

Diversamente da atti vandalici, scritte goliardiche o sataniche e imbrattamenti vari che sono invece già accaduti, qui come altrove, al parco Bassani, alla struttura polifunzionale al suo interno, a villa Brenzoni Bassani, a una statuetta marmorea della Madonna in un’edicola vicino alla «Fontana vecia» di Sant’Ambrogio.

«Non entro nel merito dei messaggi lasciati dai “no vax“, non mi interessa», sottolinea Zorzi. «Ogni opinione è lecita, ma certo non sono questi i modi e i luoghi per esprimere le proprie idee, per giunta mancando di rispetto a un’area sacra e a chi la frequenta», conclude il sindaco. «Oltretutto, le operazioni di cancellazione delle scritte e di ripulitura del muro del cimitero avranno un costo per il Comune, in termini di risorse umane e denaro, e dunque per l’intera collettività».

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