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Roverè Veronese

I fratelli ingegneri che tengono aperta la piccola bottega fra i monti

Federico e Michele hanno riposto la laurea nel cassetto senza rimpianti
Michele e Federico Fiorini
Michele e Federico Fiorini
L'intervista ai fratelli Fiorini (video Bicego)

Un market nel cuore della Lessinia. Alla cassa e dietro al bancone, due ingegneri che hanno lasciato il naturale cammino tracciato dal loro corso di studi per dedicarsi alla vendita al dettaglio. È già da alcuni anni, in realtà, che Federico e Michele Fiorini hanno riposto nel cassetto la laurea, senza rimpianti. Da qualche mese hanno iniziato una nuova avventura.

Per una scelta, guidata dalla passione per territorio, che loro stessi definiscono «coraggiosa, perché non capita tutti i giorni di veder aprire negozi in montagna», riflettono tra gli scaffali colorati di prodotti del piccolo supermercato che, da metà aprile, gestiscono a Roverè. Al tempo stesso, è stata una scelta «di famiglia», motivano, legata cioè alla volontà di proseguire le attività avviate da mamma Cristina e papà Oliviero, che è anche assessore comunale in paese e ha trascorsi nel settore del turismo. Ristorazione e ricettività a San Rocco di Piegara, ai quali si affianca il market «3F», dove la lettera F è la sintesi dei tre Fiorini.

Michele e Federico Fiorini
Michele e Federico Fiorini

La storia di Federico e Michele Fiorini

Federico, 48 anni, è ingegnere civile, il fratello Michele, 43 anni, è ingegnere meccanico. Niente cantieri, né impianti da controllare per loro. I due fratelli fanno volentieri da spola tra la frazione di San Rocco, in cui vivono, lavorando nell’hotel di famiglia che è pure bar e trattoria, e il capoluogo, per portare avanti la nuova attività con l’aiuto di due commesse. Organizzano le scorte e pensano a rifornire gli scaffali, si alternano alla cassa e tengono i conti. Michele indossa pure il camice per stare dietro al bancone dei prodotti freschi a tagliare formaggi e affettare salumi. Sempre sorridente.

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Cosa c'è nel market 3F

Il market si trova nell’ex spaccio di un caseificio: due ampi locali con un banco frigo già presente, attorno al quale è stata costruita la vendita al dettaglio. «Noi abbiamo messo il resto», spiega Federico, «ovvero i prodotti del territorio, come formaggi e salumi, dolci e pane. Abbiamo poi aggiunto quello che può essere necessario per la spesa di tutti i giorni di chi vive qui». Senza dimenticare villeggianti e visitatori di passaggio che, soprattutto nella stagione estiva e nei fine settimana, salgono in quota. Ci sono prodotti per l’igiene e la casa; c’è un angolo dedicato a frutta e verdura: quel minimo di varietà che non obbliga a percorrere chilometri di strada per riempire frigorifero e dispensa. Non mancano poi le offerte lanciate attraverso i social, come fanno le grandi catene della grande distribuzione.

Michele e Federico Fiorini
Michele e Federico Fiorini

«Abbiamo voluto offrire un servizio a chi sceglie di continuare a vivere in montagna», sottolinea Federico. Osserva che, in particolare dopo il lungo periodo della pandemia, è emerso il desiderio di allontanarsi dalla città e c’è stata una riscoperta della Lessinia: «La presenza di negozi può essere un incentivo per altre persone che stanno valutando di trasferirsi», fa eco Michele. Servizi minimi, ma che ci devono essere per rendere un luogo vivibile oltre che attrattivo. Purtroppo nelle zone montane le botteghe faticano a rimanere aperte, se c’è poco giro di persone; talvolta manca il passaggio generazionale e le serrande di esercizi storici si abbassano.
In questo senso è «coraggioso» decidere di aprire nuove attività. Anzi, la prospettiva dei fratelli Fiorini è di ampliare l’offerta. L’entusiasmo ce l’hanno e hanno un segreto a motivarli: l’attaccamento al territorio in cui vivono. «Volevamo fare qualcosa per il paese. È sempre stato il nostro sogno e», concludono i due ingegneri, «adesso lo abbiamo realizzato». 

 

Marta Bicego

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