<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Estati sempre più calde

Veronesi come «migranti climatici»: boom di richieste di case in Lessinia

Negli ultimi due anni le compravendite di case sono aumentate del 30%
Bosco Chiesanuova
Bosco Chiesanuova
Bosco Chiesanuova
Bosco Chiesanuova

Si prepara la «migrazione climatica». La montagna veronese, per usare le parole di chi lavora nel settore immobiliare e turistico locale, è «di moda». E lo è, soprattutto, in qualità di serbatoio di frescura estiva.

 

Leggi anche
Caldo e arido: il 2022 ha battuto ogni record nella storia climatica di Verona

 

Turismo, ma non solo

Parliamo di turismo come necessità per sopravvivere ad estati sempre più torride e insopportabili; ma anche di trasferimenti dalla città alle alture - attraverso l’acquisto di abitazioni - con il desiderio di uno stile di vita più sano e naturale. Il fenomeno si registra, in generale, in tutto il nord Italia: in Trentino, ad esempio, si sta assistendo a un boom di prenotazioni per i prossimi mesi. Ma guardando a casa nostra, basti pensare che solo a Bosco Chiesanuova, la piccola Cortina scaligera, d’estate gli abitanti ormai arrivano a essere cinque o sei volte più numerosi rispetto all’inverno. 
 «Sì», conferma i numeri il sindaco Claudio Melotti, «sul nostro territorio ci sono oltre 6mila seconde case. Fra giugno e settembre, alla popolazione stanziale di 3.500 persone si aggiungono 12-15mila residenti estivi. Senza contare il turismo mordi e fuggi del week-end». E aggiunge: «C’è tanta voglia di aria buona e fresca, natura, spazi vasti. E’ un fenomeno che riguarda, in generale, tutta la Lessinia e che, come amministrazioni, ci troviamo a dover governare e indirizzare nel migliore dei modi».

 

 

Non solo Bosco Chiesanuova

L’altopiano veronese è, infatti, di gran lunga la zona montana più gettonata della provincia per la sua vicinanza alla città. Ma il fenomeno della «migrazione climatica» - sia a livello turistico sia abitativo - coinvolge, pur con numeri minori, anche l’area baldense, da Spiazzi a Ferrara di Monte Baldo, fino a San Zeno di Montagna. Paolo Morana Dal Bianco, titolare della filiale Tecnocasa a Cerro, competente per tutto l’altopiano, da Sant’Anna a Badia Calavena, fa il quadro del mercato immobiliare sul territorio con i dati ufficiali dell’Agenzia delle entrate.
Il mercato immobiliare «Dal 2019 al 2021, ultimo report disponibile, le compravendite di case in Lessinia sono aumentate del 30 per cento», conferma Morana. Un incremento che fa da termometro alla «voglia di montagna», esplosa in particolare dal Covid in poi: «Metà del mercato riguarda Bosco Chiesanuova», precisa infatti, «l’altra metà se la spartiscono i restanti Comuni. La nostra filiale segue 60 vendite all’anno e 40 affitti». Chi la seconda casa non la possiede, deve sbrigarsi: «Se ci si vuole garantire un posto lontano dall’afa cittadina, bisogna interessarsi già in inverno», avvertono gli operatori turistici. Fervono già i contatti e le prenotazioni. 

Leggi anche
Una grande Virtus schianta la Pro Vercelli

 

Boom post-covid

Un ritorno di fiamma, fra i turisti (scaligeri, ma anche da fuori) e le nostre alture, scoppiato tre anni fa con l’emergenza Covid, quando gli ampi spazi naturali, perfetti per il distanziamento sociale, sono stati ri-scoperti. All’allarme sanitario, poi, si è sommato quello climatico: lunghe estati siccitose, come la scorsa, innescano un fuggi-fuggi dalla pianura verso i monti, dove nei mesi più caldi il termometro segna in media 8-10 gradi in meno: una boccata d’ossigeno vitale. Dunque, tantissima domanda.
«La richiesta di affitti in Lessinia è enorme, sia per tre notti sia per un anno intero», testimonia ancora Morana Dal Bianco. «A Bosco, soprattutto. Ma è in atto una grande riscoperta di Erbezzo e anche di Velo, e a seguire tutti i Comuni a quota inferiore. Di pari passo, aumenta l’attenzione per le malghe, i sentieri, le iniziative… Siamo soddisfatti, perché questo trend è benzina per il nostro territorio, per quanto i valori degli immobili restino tuttora contenuti». 

 

Quanto costano le case in Lessinia?

Si varia dai 400 ai 2mila euro al metro quadro, a seconda della località, dell'età, dello stato e delle finiture. Cosa manca? Morana Dal Bianco risponde: «Una strutturazione che potenzi il settore, ancora carente, degli affitti brevi. La classica settimana con tre notti. Oggi i proprietari esitano», spiega, «soprattutto perché temono un impegno troppo gravoso per loro, che non hanno nel turismo il proprio lavoro. Serve un’organizzazione che li aiuti negli aspetti gestionali e burocratici. Ci arriveremo». Intanto i Comuni lessinici stanno tessendo una rete con gli operatori locali del turismo (progetto Destinazione Lessinia).

 

Un portale per gli affitti in Lessinia

È nato così il portale online Vistitlessinia.eu, che nella sezione «Dove dormire» mostra una carrellata di alberghi, b&b e alloggi a Bosco, Cerro, Erbezzo, Sant’Anna d’Alfaedo, Roverè, Velo, San Mauro di Saline, Tregnago e Grezzana. Ci sono anche gli sportelli fisici: all’ufficio turistico di Bosco (piazza della Chiesa 34) sono stati affiancati molti info-point dislocati, come quello di Cerro in biblioteca. Però l’accoglienza, in Lessinia in particolare, come detto è storicamente fatta di un «sottobosco» di appartamenti privati, spesso proposti in affitto direttamente dai proprietari, al di fuori dei circuiti strutturati delle prenotazioni; magari tramite il passaparola, creandosi negli anni una clientela fidelizzata. Per esempio a Cerro, «abbiamo un solo albergo e qualche b&b; mentre vanno per la maggiore le seconde case e le residenze. E d’estate si riempie tutto», racconta la vice sindaca Cristina Leso. Ed è questa offerta, finora frammentata, che un’iniziativa privata si propone di inquadrare nella vetrina online gratuita Affittilessinia.it. 

«La Lessinia va “di moda” e bisogna cavalcare quest’onda», afferma Martina Vinco, che insieme ad Alberto Parladori ha ideato e lanciato sul web il nuovo portale. 
Lei amministratrice di condominio, lui titolare dell’agenzia Immobiliare Adige, entrambi di Bosco, «ci siamo accorti dell’assoluta necessità di uno strumento di questo tipo per aiutare i proprietari di alloggi, desiderosi di entrare nel settore turistico, a “farsi vedere” dai potenziali clienti, ormai abituati a concludere una prenotazione in internet». 
«Nel suo primo mese di vita, il portale ha già collezionato decine di richieste da parte di aspiranti turisti», continua Vinco. «Alcune piccole località, come San Francesco di Roverè, sono una rivelazione: si affitta tutto il disponibile. I clienti tipo sono la famigliola oppure la coppia di anziani; richiedono spesso uno o due mesi d’affitto per trascorrere qui l’estate».
«Ma siamo stati contattati anche da chi è in cerca di casa per almeno un anno, perché ha l’obiettivo stabilirsi in montagna, in cerca di uno stile di vita migliore, più naturale, più sano». 

Lorenza Costantino

Suggerimenti