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a erbezzo la natura sale in cattedra

Le pecore? Si allevano a scuola: «Così insegniamo ai bimbi il prendersi cura»

Alla primaria è partito il progetto didattico «Essere montagna» in linea con le tradizioni della Lessinia. Il preside Perpolli: «Non è stato facile ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, ma vogliamo essere la scuola del sì»
I bambini con le due pecore ospitate nel cortile della primaria (foto Pecora)
I bambini con le due pecore ospitate nel cortile della primaria (foto Pecora)
Erbezzo, pecore allevate a scuola (foto Pecora)

Pecore? Nel cortile della scuola? L’istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova si dimostra sempre aperto a sperimentazioni che prendono spunto dalle peculiarità del territorio lessinico. Ma finora, a parte le uscite didattiche negli allevamenti, o le arnie collocate nei giardini scolastici, non si era ancora osato fare un’esperienza con gli animali tanto stretta e diretta come quella che, in queste settimane, si trovano a vivere gli alunni della primaria di Erbezzo.

Una pecora bianca e una scura - ancora da «battezzare» - da qualche giorno sono di casa in un’apposita area dell’ampio cortile, con una casetta di legno per riparo e tutto intorno il recinto. Ogni giorno, i bambini possono dare loro da mangiare il fieno che le famiglie si impegnano a recuperare per le due mascotte.

Il progetto didattico

«Le pecore resteranno», spiegano le maestre, «fino a Natale». Poi anche loro andranno in «vacanza» in qualche stalla della zona, durante la sospensione delle lezioni. Infine ritorneranno dai bimbi a primavera. Il progetto didattico risponde al tema dell’anno, che fa da fil rouge alle varie iniziative della primaria di Erbezzo: «Essere montagna, prendersi cura».

In questo caso, prendersi cura in prima persona delle due morbide ospiti, ma anche osservare, attraverso di loro, la mungitura, il ciclo del formaggio e, con la bella stagione, la tosatura.

Mentre sorveglia gli alunni che, durante la ricreazione, nutrono i già amatissimi animali, l’insegnante Barbara Massella riepiloga la genesi del progetto: «Durante la locale Fiera del Bestiame, a settembre, abbiamo acquistato alcuni biglietti della lotteria. C’erano in palio un vitello, come primo premio, e una pecora, al secondo». «Purtroppo», aggiunge, «non abbiamo vinto, ma un allevatore del posto, accortosi della nostra delusione, ci ha detto: “Una pecora ve la regalo io“. La seconda ci è stata donata da un’altra stalla, perché questi animali, per il loro benessere, non devono stare da soli». E sottolinea: «L’entusiasmo dei bambini è alle stelle. Queste sono le "loro" pecore».

Prima che gli ovini giungessero a scuola, però, si sono dovute ottenere diverse autorizzazioni: della dirigenza scolastica, del sindaco di Erbezzo, e soprattutto quella dell’Ulss 9. E ora eccole qui a smuovere un lavoro corale.

La Pro loco ha allestito riparo e recinto, gli allevatori della zona aiutano nella gestione (come con l’applicazione dei marchi auricolari) e le famiglie raggranellano il fieno necessario. Commenta il dirigente scolastico Alessio Perpolli: «Il nostro impegno è provare a essere la "scuola del sì". Anziché scartare a priori un’idea, una proposta, cerchiamo di capire come poterla attuare nel modo migliore. E anche stavolta abbiamo visto muoversi l’intero paese per concretizzare quello che non è un gioco, ma un importante progetto didattico che resterà nella memoria e nel cuore degli alunni».

Lorenza Costantino

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