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Nuovi progetti

Scontro tra San Giovanni Lupatoto e Zevio sul Polo logistico: il tar sospende gli atti

Il piano prevede un capannone di 53.200 metri quadrati più parcheggi privati e pubblici, per un totale di oltre 16.000 metri quadrati
I sindaci di San Giovanni Lupatoto e Zevio divisi sul polo logistico
I sindaci di San Giovanni Lupatoto e Zevio divisi sul polo logistico
I sindaci di San Giovanni Lupatoto e Zevio divisi sul polo logistico
I sindaci di San Giovanni Lupatoto e Zevio divisi sul polo logistico

Il Tar ha sospeso con un'ordinanza tutti gli atti autorizzativi relativi al centro logistico di Campagnola di Zevio. È il nuovo capitolo del discusso progetto che per la maggioranza della sindaca Paola Conti, che governa Zevio, costituisce un'opportunità; per l'opposizione e molti cittadini diventerebbe invece un elemento negativo del territorio. E per l'amministrazione di San Giovanni Lupatoto, che ha provocato l'intervento dei giudici amministrativi, presenta delle criticità ambientali che si rifletterebbero soprattutto sulla frazione di Raldon.

Quelle presunte criticità in merito alle quali il Tribunale ha stabilito che è il caso di vederci meglio, bloccando ogni attività in atto e indicendo un giudizio di merito che si svolgerà il 13 aprile.

 

Il progetto

Al centro di tutto c'è il progetto che sta portando avanti l'azienda danese Blue Water Shipping che prevede la realizzazione tra le vie Euclide e Maffea - nelle vicinanze dello svincolo di Maccachiove della “434”, al confine con San Giovanni Lupatoto, ma a ridosso di Campagnola - di un capannone di 53.200 metri quadrati con un fronte di 415 metri e un'altezza di 14,5.

Il piano, che riguarda un'area di 127.000 metri quadrati, prevede anche la realizzazione di parcheggi privati e pubblici, per un totale di oltre 16.000 metri quadrati, e ampi spazi verdi.

Da subito a Zevio la notizia dell'arrivo di questa struttura ha destato reazioni. Tanto che il gruppo di opposizione Zevio bene comune, dopo aver sollevato lo scorso aprile la questione in Consiglio comunale, con il suo rappresentante Stefano Fittà che parlava di «intervento inaccettabile per il suo enorme impatto», ha lanciato due mesi fa una petizione volta a contrastare l'insediamento che ha subito superato quota mille sottoscrizioni. L'amministrazione comunale zeviana ha però assunto una posizione favorevole al centro logistico, tanto che nel Piano di assetto del territorio, contrariamente a quanto era previsto in precedenza, ha previsto nel maggio del 2022 un ambito di espansione, concedendo poi a novembre un permesso di costruire, in conseguenza anche della decisione della Regione di non sottoporre a valutazione ambientale la relativa variante urbanistica.

 

I "benefici" del progetto

A pesare in questa scelta di campo sono la previsione che il centro logistico porterà 300 posti di lavoro, che si produrrà il 69% del proprio fabbisogno elettrico, che realizzerà una ciclabile ed una rotonda tra le vie Maffea ed Euclide e che verserà al Comune 1,5 milioni di euro. Tutto questo portando un traffico che non dovrebbe riguardare il Comune, vista la vicinanza dello svincolo della Transpolesana.

Poi è però arrivato un ricorso al Tar presentato dal Comune di San Giovanni Lupatoto, per evidenziare, come spiega il sindaco Attilio Gastaldello, il fatto che c'è stata una «insufficiente analisi delle criticità ambientali del progetto». «I rapporti tra i due Comuni sono improntati alla collaborazione, ma ciò non esclude che su alcune questioni vi possano essere idee diverse», dice il primo cittadino lupatotino. Secondo l'amministrazione di San Giovanni, che in passato era intervenuta con azioni forti anche in merito alle discariche di Ca' Bianca a Zevio, Ca' Vecchia a San Martino Buon Albergo e all'impianto di Ca' del Bue, che sorge sul suo territorio ma è di proprietà di Agsm, «i valori ecologici vanno salvaguardati».

In merito alla decisione assunta dal Tar la sindaca di Zevio non si esprime: «Prima di fare qualsiasi commento ritengo sia giusto approfondire l'ordinanza», dice Paola Conti. Mentre Gastaldello afferma che ora attende senza pregiudizi l'esito della valutazione di merito. «Mi piace comunque notare che si tratta di un caso in cui le posizioni contrapposte di amministrazioni che si muovono all'interno della stessa area politica, il centro-destra, testimoniano la capacità di anteporre le idee di sviluppo del territorio ad ogni logica di appartenenza politica», conclude il sindaco di San Giovanni.

Luca Fiorin

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