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Il raduno organizzato su Tik Tok

Prime denunce per rissa dopo il caos a Peschiera del 2 giugno scorso

Raduno di Peschiera
Raduno di Peschiera
Raduno di Peschiera
Raduno di Peschiera

I fatti di Peschiera del 2 giugno sono una priorità e proseguono gli accertamenti della squadra Mobile che, su delega del sostituto procuratore Mauro Leo Tenaglia, al momento ha denunciato alcuni giovani per i fatti accaduti sul lungolago di Peschiera e di Castelnuovo.

«Confermo l'apertura di due fascicoli d'indagine, il primo riguarda ciò che è avvenuto sul regionale partito da Peschiera sul quale si sono verificate le violenze sessuali ai danni di almeno cinque ragazze», esordisce il procuratore reggente Bruno Bruni, «il secondo invece è circoscritto ai fatti di Peschiera e al momento 4 persone sono state denunciate per singoli episodi di resistenza a pubblico ufficiale e rissa. Gli accertamenti ulteriori sono finalizzati a verificare se chi si è reso responsabile dei fatti avvenuti sul lungolago possa aver avuto un ruolo anche per ciò che si è verificato sul treno», conclude.

Tra polemiche e grida di allarme circa la mancanza di un adeguato «cordone di sicurezza» nel giorno della festa della Repubblica, quando il tam tam lanciato su Tik Tok ha fatto confluire migliaia di giovani a Castelnuovo e nel comune arilicense, sabato pomeriggio lo strascico. Sabato in piazza d'Armi a Peschiera alcune organizzazioni di estrema destra di Verona e Brescia (tra questi Fortezza Europa, Casa Pound, Veneto Fronte Skinheads) hanno organizzato una manifestazione di protesta per i fatti del 2 giugno e contro la politica migratoria italiana. In stazione le forze dell'ordine controllavano gli arrivi e gli agenti in borghese si aggiravano sul lungolago. Non ci sono stati problemi ma è stato rientrando verso casa che uno screzio stradale si è trasformato per quattro persone in arresto con l'accusa di rissa. Stando alla ricostruzione tre giovani provenienti dal Vicentino che avevano partecipato alla manifestazione, uscendo da Peschiera si sono visti tagliare la strada da due cittadini stranieri. Correvano e il conducente ha dovuto frenare bruscamente per evitare di investirli.

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A quel punto i ragazzi in auto hanno protestato solo che a quel punto uno dei due, marocchino di 32 anni) ha iniziato a insultarli e a chiedere agli occupanti a scendere. Cosa che A.B. 25 anni, F.P. 21 anni e D.J. di 29 hanno fatto. Dalle parole ai pugni e al termine della zuffa il trentenne straniero, N.O. di 33 anni ha spaccato il lunotto dell'auto. L'amico è fuggito, lui e gli altri tre ieri erano in tribunale (difesa Adami e Trimeloni). Arresto convalidato, nessuna misura e il processo sarà in settembre..

Fabiana Marcolini

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