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Diario di viaggio

Monica Consolini e la sua bici, 2600 chilometri percorsi e sta arrivando in Turchia. «Incontri indimenticabili»

Intervista alla veronese che sta viaggiando da sola per attraversare 25 Paesi in 35mila chilometri
Monica Consolini prosegue il viaggio in bici in solitaria
Monica Consolini prosegue il viaggio in bici in solitaria
Monica Consolini in viaggio

Il diario di viaggio online di Monica Consolini si arricchisce di esperienze, fotografie, racconti di incontri e paesaggi unici. Dopo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania, nelle ultime due settimane ha raccontato la Grecia (Missolungi, Selianitika, Corinto, Kineta, Atene) e l’accoglienza ricevuta, mentre ora si appresta ad entrare in Turchia.

Monica sta viaggiando in bici da sola: è partita lo scorso 13 gennaio da Lazise, dov’è nata e cresciuta, e in due anni attraverserà 25 Paesi del mondo, per un totale di 35mila chilometri, di cui 2.600 pedalati finora.

 

La difficoltà più grande?

«Ad oggi una giornata in cui c’è stato un vento fortissimo, tanto che per dei tratti ho dovuto portare la bici a piedi e in alcuni momenti anche camminare era impossibile e molto pericoloso. È stato difficile perché quel giorno dovevo arrivare in un punto prefissato e quindi a poco più della metà dei chilometri preventivati ho dovuto cercare un mezzo alternativo per proseguire».

 

Momenti memorabili?

«Ce ne sono stati parecchi. Uno è sicuramente l’incontro con un pescatore a cui ho chiesto un posto per piantare la tenda e anche se non ci capivamo per via della lingua, mi ha fatto mettere la tenda davanti alla sua baracca. Poi una signora che sempre mentre cercavo un posto dove piantare la tenda mi ha accompagnata da una conoscente che mi ha concesso di metterla in un posto al riparo dal vento e dalla pioggia forte che era prevista la notte. E ancora un signore incontrato in ostello a Budva (Montenegro) che stava andando in bicicletta a Preveza, in Grecia, per recuperare una barca che gli era stata regalata, ma anche l’incontro con una signora tedesca che campeggiava in van con 15 gatti».

 

Una scoperta particolare che non ti aspettavi?

«Sicuramente l’Albania, una nazione così vicina e amica dell'Italia, ma così diversa. Quando sono entrata non mi aspettavo di incontrare un paese così bello e rurale allo stesso tempo (in periferia almeno), ma anche pieno di contrasti. Qui ho fatto parecchi giorni di volontariato e ho avuto l’occasione di imparare molto e conoscere nuove realtà finora sconosciute».

 

Una storia che ti ha colpita?

«Ce ne sono tantissime e tutte particolari, ma forse la cosa che ho imparato è che spesso le storie dei viaggiatori si assomigliano o per lo meno le strade sono diverse ma la visione è uguale. Ho incontrato tante persone che hanno deciso di prendersi del tempo per visitare il mondo in modo “slow”, in bici ma anche in camper o van, e tutte mi hanno raccontato che sentivano la necessità di prendersi del tempo. Mi hanno colpito molto anche le storie delle persone che ho incontrato nelle realtà di volontariato».

 

Dormi spesso in tenda?

«Ho dormito in tenda specialmente in Grecia dove trovare posti dove posizionarla è più facile. Spesso sono stata ospitata da contatti di contatti, tramite una rete incredibile che si è creata e neanch’io immaginavo possibile. Essere ospitati è molto bello perché si ha la possibilità di conoscere meglio le persone e scoprire nuovi punti di vista, ma anche fare qualche giorno di bivacco è significativo perché ci si ritrova soli nella natura ed è magnifico!».

 

Cos’altro ti sta regalando questa esperienza?

«Sono entrata nel “mood” del viaggio, sto imparando in particolare a programmare le cose giorno per giorno e ad apprezzare tutti gli incontri fortuiti che accadono. Le persone mi dicono di essere molto contente di conoscermi e io sono lo sono a mia volta e mi sento molto fortunata».

Per seguire Monica: ridesmiles.world (Instagram), RidesmileS (Facebook).

Katia Ferraro

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