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Impresa al via

Monica e il giro del mondo in bici: percorsi i primi 600 chilometri

Monica Consolini, 33 anni, è partita il 13 gennaio da Lazise, in due anni percorrerà 35mila chilometri toccando 25 nazioni
Monica in Croazia
Monica in Croazia
Monica, giro mondo in bici (Pecora)

Monica, sui pedali percorsi i primi 600 chilometri

23 GENNAIO. Monica pedala, assapora paesaggi, condivide esperienze e gusta l’ospitalità di chi abita le terre che attraversa. Partita sabato 13 gennaio da Lazise, suo paese d’origine, Monica Consolini si è diretta con la sua bici verso est. Tra le prime tappe c’è stata quella a Possagno (Treviso), dove ha incontrato il sindaco e visitato due simboli del paese, il museo gipsoteca di Antonio Canova e la chiesa parrocchiale più nota come tempio Canoviano. E poi il superamento del confine, con l’ingresso prima in Slovenia e poi in Croazia.

«In questi giorni in cui ero in territori di confine ho ascoltato tante storie raccontate da persone che li abitano, da cui ho potuto imparare nuovi punti di vista. Ho apprezzato i loro racconti perché solo così riesco a dare un maggior valore alle strade e ai paesi che attraverso», il messaggio condiviso da Monica giovedì scorso sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram del progetto «RidesmileS».

Il giorno seguente, venerdì, tappa a Rijeka (Fiume), sabato visita all’isola di Krk che le ha offerto colori del mare «a dir poco meravigliosi» e domenica all’isola di Rab «molto selvaggia», per ripartire ieri alla volta dell’isola di Pag «dove il paesaggio è completamente differente: una distesa di rocce calcaree, pecore e piccoli cespugli… pedalo lungo la strada principale con il mare da entrambi i lati... semplicemente bellissimo!».

«Al momento Monica ha percorso circa 600 chilometri», spiega la sorella Stefania, che con il marito e alcuni amici fa parte del campo base, il gruppo incaricato di monitorarla e supportarla a distanza, «nelle tappe italiane è stata ospitata da amici, oltre confine da contatti di contatti: si è creata una rete di persone disposte ad ospitarla».

Il viaggio di Monica durerà due anni, per complessivi 35mila chilometri. Dopo la Croazia attraverserà Montenegro, Serbia, Albania, Grecia, Turchia, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Mongolia (dove l’arrivo è previsto in agosto) e poi Canada, Usa (dall’Oregon alla California), Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia, fino al ritorno in Italia nel gennaio 2026.

Per seguire Monica: ridesmiles.world (Instagram), RidesmileS (Facebook)


 

13 gennaio: Pronti...via: il giro del mondo in bicicletta

Ha indossato la sua “divisa” di clown dottore, ha abbracciato mamma Graziella ed è salita in sella alla sua bici per iniziare il viaggio che nei prossimi due anni la porterà ad attraversare 25 Stati in giro per il mondo.

Monica Consolini, 33 anni, è partita oggi (13 gennaio)poco dopo le 9.30 dal Centro giovanile parrocchiale di Lazise, paese dove è cresciuta e dove stamattina si è radunato un nutrito gruppo di persone per salutarla: familiari, amici, colleghi di lavoro e di impegno nel volontariato.

Ingegnera e guida ambientale con la passione per la bici

Ingegnera energetica di formazione e guida ambientale per passione, Monica ha iniziato a macinare lunghe pedalate una decina d’anni fa percorrendo la distanza Lazise-Innsbruck. «Il sogno di fare il giro del mondo è partito da lì e tutte le mie successive vacanze sono state in sella alla bici», aveva spiegato Monica presentando il suo progetto RideSmiles: gioco di parole in inglese che significa sia “pedala sorrisi” che “pedala miglia”.

Scopo del viaggio è incontrare popoli e culture diverse, scoprire paesaggi mai visti e imparare a contare sulle proprie forze e sulla generosità di chi incrocerà sulla sua strada. «I sorrisi saranno l’unico mezzo di comunicazione che avrò quando non parlerò la lingua del posto: l’obiettivo del viaggio è testimoniare il bello del mondo, condividendolo sui social network», ha raccontato Monica.

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Viaggio di 35mila chilometri toccando 25 nazioni

Tornerà a fine gennaio 2026 dopo un itinerario di circa 35mila chilometri (80 in media al giorno) che la porterà in Slovenia, Croazia, Montenegro, Serbia, Albania, Grecia, Turchia, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Mongolia, Canada, Usa (dall’Oregon alla California), Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Spagna, Portogallo, Francia e di nuovo in Italia. A seguirla nelle prime tappe venete un gruppetto di amici, partiti con lei stamattina, mentre fino al confine con la Slovenia potrà contare sul supporto della sua famiglia che la seguirà con un van. Poi il percorso proseguirà in solitaria, con un "campo base" a casa che la aiuterà a distanza.

Nei circa 20 chili di equipaggiamento che ha caricato sulla bici c’è anche la bandiera di Fidas Verona. «Sono contenta di portare con me anche questo messaggio, perché dono il sangue da quando avevo 18 anni», ha sottolineato Monica, «avrò con me anche un naso rosso, perché da 14 anni faccio volontariato con Vip Italia (Viviamo in positivo), associazione di clownterapia, mentre in Sud America andrò a trovare le missioni dell’associazione Mato Grosso».

 

Katia Ferraro

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