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Il giallo di Castelnuovo del Garda

La scomparsa di Brenda, il pm: «Il compagno sa di più». La famiglia si oppone all'archiviazione

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Maria Aparecida Soares chiamata Brenda
Maria Aparecida Soares chiamata Brenda
Maria Aparecida Soares chiamata Brenda
Maria Aparecida Soares chiamata Brenda

«C’è motivo di ritenere che il compagno di Brenda, Andrea Felicetti, potesse essere a conoscenza di più elementi rispetto a quanto riferito nelle indagini». Lo scrive il pm Maria Federica Ormanni nella sua richiesta d’archiviazione del fascicolo riguardante l’omicidio di Maria Aparecida Soares chiamata Brenda, scomparsa in circostanze mai chiarite all’età di 52 anni dalla sua abitazione in via Attila 19 della frazione di Camavalicina di Castelnuovo del Garda.

La figlia e l’ex marito della brasiliana si sono opposti, però, alla richiesta del sostituto procuratore e con l’assistenza dei loro legali, Roberta Micheletti ed Enrico Bastianello, chiedono l’avvio di altre indagini per scoprire la verità sulla sparizione della cinquantaduenne. È stato lo stesso consulente informatico, mai iscritto sul registro degli indagati, a ricostruire le ultime ore della sua compagna di allora Brenda prima di scomparire per sempre.

 

Relazione in crisi

Il veronese ha raccontato agli inquirenti anche il contesto molto difficile in cui si era sviluppato il rapporto con la brasiliana negli ultimi tempi. La relazione «era degenerata», ha detto Felicetti, «a causa di una forte gelosia» da parte della compagna. Il veronese di 45 anni, infatti, era solito trascorrere i fine settimana fuori casa nel periodo prima della scomparsa «per motivi di lavoro». Brenda non digeriva queste uscite nei week end e spesso si allontanava da casa. D’altro canto Felicetti non si è mai agitato più di tanto degli allontanamenti di Brenda: «Non mi sono mai preoccupato perché alla fine è sempre tornata a casa».

Chi, invece, aveva sicuramente problemi era la stessa Brenda: «Nelle sue confidenze alle amiche», riporta l’atto di opposizione, «Soares sosteneva che voleva lasciare il compagno che non glielo permetteva pur tradendola, arrivando (Felicetti ndr) a minacciare il suicidio». Di più: Brenda temeva per la propria incolumità. L’ha riferito ad un agente della Polfer al quale si era rivolta proprio la mattina del giorno della scomparsa tra le 9 e le 9.56. La brasiliana aveva riferito «il reiterarsi di episodi aggressivi» ad opera di Felicetti «nel contesto di una relazione divenuta difficoltosa».

 

L’ultima sera

Ma le attenzioni dei legali dei parenti di Brenda si concentrano soprattutto sulle sue ultime ore. E la descrizione di quei minuti, fondamentali per le indagini, possono reggere unicamente sulle dichiarazioni di Felicetti. «Il 18 luglio», ha spiegato il consulente informatico agli inquirenti, «si è verificata un’ulteriore scenata di gelosia». Brenda quel giorno si era recata sul luogo di lavoro del compagno che si trova a San Michele Extra. «Verso le 18.30 siamo tornati a casa insieme», ha proseguito il compagno. E questa circostanza è confermata dal passaggio dei cellulari della coppia nelle celle tra Verona e Castelnuovo. I due rientrano insieme, quindi nella casa nel residence di via Attila. Scatta subito dopo la litigata tra i due per motivi di gelosia. Dopodiché Felicetti cena e poi è andato a dormire anche se, rilevano i legali, non si sa esattamente a che ora.

Il veronese, però, ha anche dichiarato che Brenda doveva dormire sul divano del soggiorno e nel frattempo l’aveva sentita entrare ed uscire di casa più volte, passando dal soggiorno al giardino. Di più a mezzanotte, Felicetti si alzava, riporta l’atto di opposizione, «ha verificato che la sua compagna non si trovava nè sul divano nè sull’amaca in giardino ed è tornato a dormire». «Risulta dalle immagini televisive che «il divano sia poi stato sostituito», riporta l’atto di opposizione. Gli ultimi segnali di vita di Soares arriveranno tra le 18.26 del 18 luglio 2018 e le 6.34 del 19 luglio. In quelle ore contatterà la figlia oltre ad un’amica alla quale chiederà ospitalità per quella notte senza, però, mai recarsi a casa sua.

 

La scomparsa

La mattina del 19 luglio 2018, Felicetti si sveglia e anche se non c’era la sua compagna in casa, va a lavorare. Gli inquirenti l’hanno rilevato dall’attivazione delle celle tra la sua abitazione e il luogo di lavoro. In realtà, però, rientra all’ora di pranzo a Castelnuovo e questa circostanza risulta anomala ai legali. «Alle 18.01 Felicetti si sposta tra Castelnuovo e Lazise e arriverà alle 18.24». In quell’occasione, segnalerà la scomparsa della compagna ai carabinieri. 

Giampaolo Chavan

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