<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il summit

Molestie sui treni, il prefetto convoca Trenord. I ferrovieri: scortare la linea

Una delle immagini dei disordini di Peschiera del 2 giugno
Una delle immagini dei disordini di Peschiera del 2 giugno
Una delle immagini dei disordini di Peschiera del 2 giugno
Una delle immagini dei disordini di Peschiera del 2 giugno

Rimanda al mittente le accuse, il prefetto Donato Cafagna. Nessuno ha sottovalutato l’allarme lanciato dal sindaco Orietta Gaiulli, anzi, la giornata del 2 giugno è stata monitorata ora per ora e quando con il treno delle 14 sono arrivate circa 2.500 giovani, il dispositivo di sicurezza già predisposto è stato potenziato anche grazie al Reparto mobile in tenuta antisommossa e ai carabinieri.

Si parlerà di questo nel Comitato ordine pubblico e sicurezza, di oggi alle 17. Serve fare il punto su quanto accaduto a Peschiera e Castelnuovo e per disporre tutte quelle precauzioni necessarie, e fare in modo che simili afflussi vengano filtrati a monte.

E per farlo è necessario che Trenord si adegui, potenziando le applicazioni che permettono di capire quante persone viaggiano e se esista la possibilità per un utente di salire sul treno successivo per evitare sovraffollamenti pericolosi. Per questo all’appuntamento di oggi partecipa anche il direttore della società di trasporto privata.

«Di appelli su TikTok ce ne sono ogni giorno, altri ne sono stati lanciati per il prossimo fine settimana. Ma non sempre hanno avuto o hanno il seguito di quello del 2 giugno. La polizia Postale tiene controllati i siti e le piattaforme social. La situazione noi la stavamo già monitorando, tanto è vero che nel comitato del 26 maggio abbiamo proprio predisposto un rafforzamento dei controlli. Ed è per questo che il 2 giugno, questore e comandante provinciale dei carabinieri sono rimasti in contatto con me costantemente e subito hanno mandato i rinforzi e questo anche il sindaco di Peschiera lo sa. La sua segnalazione era stata presa in carico, e le forze di polizia da tempo monitorano i social», ha detto Cafagna.

«È fondamentale che continuino ad esserci sinergie e collaborazione con gli enti locali, il Garda è un patrimonio economico e turistico che va tutelato, ne abbiamo parlato nell’incontro con i sindaci a Bardolino, ed oggi assieme a loro ci saranno anche i rappresentanti delle categorie economiche: Confesercenti e Confcommercio, ma anche rappresentanti della capitaneria di porto e della Polizia ferroviaria. Ma chiediamo anche la collaborazione di Trenord, che deve potenziare le applicazioni, in modo che possiamo monitorare in tempo reale quante persone arrivano. Sui fatti del 2 giugno, la squadra Mobile sta svolgendo accertamenti per accertare i fatti, sia quelli avvenuti più sulla spiaggia di Peschiera che di Castelnuovo, che sui treni e che riguardano le molestie alle ragazzine. Il Dipartimento di pubblica sicurezza ha già dato la propria disponibilità ad inviare uomini e mezzi per i presidi sia della stazione che delle spiagge», aggiunge il prefetto che ribadisce che sulle spiagge è ancora in vigore l’ordinanza che vieta di portare bottiglie e lattine di alcolici, proprio per evitare che i giovani si ubriachino, ma anche coltelli o altre armi.

«Il 2 giugno erano stati predisposti servizi, sulla scorta di quanto era accaduto l’anno precedente, non eravamo impreparati, lo dimostra il fatto che i danni siano stati contenuti. Sarebbe necessario un filtraggio a monte, sono arrivati giovani dalle province di Milano, di Brescia di Bergamo, sarebbe stato necessario che in ogni stazione ci fossero stati controlli, filtraggi. Per questo io ho contattato anche le prefetture di quelle province, serve un coinvolgimento collettivo», conclude il prefetto.

Sul caso Trenord è intervenuto anche il segretario regionale Uil-Trasporti Angelo Cotroneo: «Con bande di ragazzini scatenati, i treni che collegano Milano a Verona sono da sempre i più pericolosi della Lombardia e devono essere scortati dalla Polizia». 

Controlli in stazione a Peschiera dopo i disordini del 2 giugno
Controlli in stazione a Peschiera dopo i disordini del 2 giugno

Cotroneo ha scritto ai tre prefetti: Milano, Verona e Brescia, oltre che al presidente della Regione Attilio Fontana, agli assessori alla sicurezza Riccardo De Corato e alla mobilità Claudia Terzi e a Trenord che gestisce il servizio, alla quale nel recente passato ha già inviato altre due segnalazioni scritte. A tutti, la richiesta di un incontro urgente.

«Quanto è accaduto il 2 giugno è scandaloso ma la situazione su quella linea è cronica, e lo ha confermato pubblicamente l’altro giorno pure il sindaco di Peschiera che aveva richiesto da tempo misure di ordine pubblico», denuncia, «noi ora chiederemo che i treni vengano scortati dalla Polizia ferroviaria, insieme a polizie locali e altre forze dell’ordine». 

 

Alessandra Vaccari

Suggerimenti