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LE VITTIME NELLA PROVINCIA SCALIGERA

Incidenti stradali, nel Veronese morti un ventenne a Rivoli e un diciannovenne ad Angiari

di Alessandra Vaccari
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Incidente mortale a Rivoli
Incidente mortale a Rivoli
Rivoli, il luogo dell'incidente (video Pecora)

Pasquetta di sangue sulle strade del Veneto e del Veronese. La giornata è finita in tragedia per un giovane che avrebbe compiuto vent'anni il mese prossimo. Nicola Partelli, di Rivoli, è uscito di strada alla guida di un pick up ed è morto sul colpo per i politraumi.

Con lui c'erano altri due ragazzi, un maschio ed una femmina, usciti incolumi da quell'auto impazzita che è carambolata fuori strada in uno sterrato bianco che unisce via Pontare Croce a strada Belle Barbe, giusto al confine tra i comuni di Rivoli e Caprino Veronese. Una strada poco frequentata, pianeggiante e "bianca".

Erano circa le 19.50, quando per cause in corso d'accertamento da parte dei carabinieri di Caprino giunti sul posto con due equipaggi, il pick up condotto dal giovane ha perduto aderenza dopo un tornante di quella strada sterrata che porta ad alcuni capannoni agricoli. Una strada che il giovane ha percorso decine di volte. Il mezzo si è rovesciato sul fianco del guidatore, uccidendo il ragazzo. Per riuscire a riportare l'auto in posizione, e permettere al personale di Verona Emergenza di prestare soccorso sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno poi anche messo in sicurezza il pick up. Ma l'intervento per il personale del 118, è stato inutile. Per Nicola non c'è stato nulla da fare, il medico ha stilato il certificato di morte. Sotto choc gli amici che hanno spiegato ai carabinieri quanto era successo. Non sembra che l'auto viaggiasse a velocità sostenuta.

La salma del ventenne è già stata messa a disposizione dei familiari, il magistrato di turno non ha disposto l'autopsia, né il sequestro del mezzo. «Avevo incontrato Nicola e la sua ragazza proprio il giorno di Pasqua e ci eravamo fermati per farci gli auguri. Anch'io ero in zona quando è accaduto l'incidente, lui era con amici e parenti a festeggiare Pasquetta ed io anche, poco lontano da loro», dice la sindaca di Rivoli, Giuliana Zocca, «credo che i ragazzi fossero diretti ad acquistare qualcosa per continuare i festeggiamenti, oppure che si stessero spostando in un'altra festa. Abbiamo sentito le sirene e visto i lampeggianti e poi abbiamo saputo che era accaduto l'incidente a Nicola. Lui è il figlio più piccolo. La mamma è di una storica famiglia di imprenditori agricoli e Nicola aveva deciso di lavorare nell'azienda di famiglia, siamo tutti sconvolti per quanto è accaduto». I rilievi dei carabinieri sono andati avanti fino a notte fonda.

 

Un altro incidente mortale è avvenuto ieri ad Angiari, poco dopo la mezzanotte. Un 19enne stava percorrendo con la sua Lancia Y via Lungo Bussè, strada che congiunge Legnago ad Angiari, quando, per cause in corso di accertamento, è uscito autonomamente di strada, sfondando la recinzione e la cancellata dell'azienda Vipp e finendo la sua corso contro un ulivo, abbattendolo.  L'impatto è stato così potente che l'auto si è distrutta e non c'è stato nulla da fare per l'automobilista: il medico e gli operatori arrivati con l'ambulanza hanno provato a rianimarlo, inutilmente. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco e la polizia stradale per i rilievi. Non sono stati rilevati segni di frenata. 

 

NEI GIORNI SCORSI

 

Il 15 aprile un incidente a Peri di Dolcè lungo la Statale 12 del Brennero ha avuto come bilancio due feriti trasportati in condizioni critiche all’ospedale di Borgo Trento, a Verona, dall’elisoccorso di Trento. A scontrarsi  all’altezza di un incrocio sono state un’automobile condotta da una donna e una motocicletta con in sella un uomo di Rovereto. Nell’impatto il centauro è finito a terra ed è stato subito soccorso da alcune persone. Entrambi hanno riportato traumi.

 

E domenica 27 marzo, all’alba, Mattia Caci, ventenne, stava transitando sulla strada provinciale 53, in via Della Rocca, quella che collega Grezzano con Nogarole Rocca, quando ha perso il controllo della sua Bmw. L’auto è andata a sbattere prima contro il muro di una casa, è carambolata contro il guard rail per poi concludere la sua corsa pochi metri più lontano, distrutta. Assieme a Caci quella mattina c’era anche la fidanzata. La giovane, la prima a chiamare i soccorsi, è stata dimessa dal Magalini lo stesso giorno dell’incidente. Le condizioni di Caci, invece, erano apparse da subito gravissime. Rimasto incastrato tra le lamiere dell’auto, era servito l’intervento dei vigili del fuoco per estrarlo. Poi la corsa disperata verso l’ospedale di Borgo Trento dove, però, è morto poco dopo

 

 

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